Commento biblico di Adam Clarke
Giudici 16:1
Allora Sansone andò a Gaza, vide là una meretrice ed entrò da lei. Allora Sansone andò a Gaza, e lì vide una meretrice. Il caldeo, come nel caso precedente, rende la clausola così: Sansone vide lì una donna, una locandiera. Forse la parola זונה zonah è da intendersi qui nel suo doppio senso; una che tiene una casa per il divertimento dei viandanti e che prostituisce anche la sua persona. Gaza era situata vicino al Mar Mediterraneo ed era una delle città più meridionali della Palestina.
Alcuni hanno supposto che il suo nome derivi dai tesori ivi depositati da Cambise, re dei Persiani; perché dicono che Gaza, in persiano, significa tesoro; così Pomponio Mela e altri. Ma è più probabile che sia una parola ebraica, e che questa città derivi il suo nome, עזה azzah, da עזז azaz, per essere forte, essendo un luogo forte o ben fortificato. L'ebraico ain in questa parola è, dalla Settanta, dall'arabo e dalla Vulgata, reso G; quindi invece di azzah, con un forte respiro gutturale, abbiamo Gaza, nome con il quale questa città non poteva essere riconosciuta da un antico ebreo.