Commento biblico di Adam Clarke
Giudici 9:15
E il rovo disse agli alberi: Se in verità mi ungete re su di voi, allora venite e ponete la vostra fiducia nella mia ombra; e se no, esca dal rovo un fuoco che divori i cedri del Libano. Vieni e riponi la tua fiducia in qualsiasi ombra - Il vano vanto dell'aspirante sovrano; e dell'uomo che cerca di essere messo al potere dai suffragi del popolo. Tutte promesse, nessuna prestazione.
Lascia che il fuoco esca dal rovo - Una forte catacresi. Il rovo era troppo basso per dare riparo a qualche albero; e tanto lungi dal poter consumare gli altri, che il più piccolo fuoco lo ridurrà in cenere, e ciò in brevissimo tempo. Perciò si dice che l'allegria transitoria degli stolti sia come lo schioccare delle spine sotto una pentola. Abimelec era il rovo; e i cedri del Libano, tutti i nobili e il popolo d'Israele.
Potrebbero quindi supporre che un uomo così basso, ignorante, crudele e omicida possa essere un vero protettore o un governatore umano? Colui che poteva impregnare le sue mani nel sangue dei suoi fratelli per ottenere il potere, non era probabile che si fermasse in alcun modo per mantenere quel potere quando era posseduto. Se dunque lo avessero preso per loro re, avrebbero potuto essere certi che la desolazione e il sangue avrebbero segnato tutto il suo regno.
La morale condensata dell'intera favola è questa: gli uomini deboli, indegni e malvagi saranno sempre i primi a spingersi al potere; e, alla fine, di rovinare se stessi e gli infelici che presiedono.