Che manda ambasciatori presso il mare, anche in vasi di giunchi sulle acque, dicendo : Andate, veloci messaggeri, a una nazione dispersa e squallida, a un popolo terribile dal loro inizio fino ad ora; una nazione sparsa e calpestata, la cui terra i fiumi hanno saccheggiato! In vasi di giunchi "In vasi di papiro" - Questa circostanza concorda perfettamente con l'Egitto. È risaputo che gli egizi usavano comunemente sul Nilo una sorta di nave leggera, o battello, fatta di papiro di canna. Ex ipso quidem papiro navigia texunt. Plinio, 42:11.

Conseritur bibula Memphitis cymba papiro.

Lucano, 4:136.

Go, ye swift messengers - To this nation before mentioned, who, by the Nile, and by their numerous canals, have the means of spreading the report in the most expeditious manner through the whole country: go, ye swift messengers, and carry this notice of God's designs in regard to them. By the swift messengers are meant, not any particular persons specially appointed to this office, but any of the usual conveyers of news whatsoever, travelers, merchants, and the like, the instruments and agents of common fame. These are ordered to publish this declaration made by the prophet throughout Egypt, and to all the world; and to excite their attention to the promised visible interposition of God.

Sparse "Steso in lunghezza" - L'Egitto, cioè la parte feconda, esclusi i deserti su ciascun lato, è una lunga valle, attraverso la quale scorre il Nilo, delimitata da ogni lato a est e ovest da un catena di montagne lunga settecentocinquanta miglia; in larghezza da uno a due o tre giorni di viaggio: anche nella parte più larga del Delta, da Pelusium ad Alessandria, larga non più di duecentocinquanta miglia. Egmont e Hayman e Pococke.

Pelati "Lisciati" - O relativi alla pratica dei sacerdoti egizi, che rendevano i loro corpi lisci rasandosi i capelli, (vedi Erode 2:37); o meglio che il loro paese sia reso liscio, perfettamente piano e livellato, dallo straripamento del Nilo.

Sgomberato "Rifornito dalla linea" - Si fa generalmente riferimento alla frequente necessità di ricorrere alla mensurazione in Egitto, per determinare i confini dopo le inondazioni del Nilo; a cui è da alcuni attribuita anche l'origine della scienza della geometria. Strabone, lib. 17 sub init.

Calpestato - Si suppone alludesse a un peculiare metodo di lavorazione del terreno in uso presso gli egizi. Sia Erodoto, (lib. ii.), sia Diodoro, (lib. i.), dicono che quando il Nilo si fu ritirato all'interno delle sue sponde, e il terreno divenne un po' secco, seminarono la loro terra, e poi mandarono il loro bestiame, (i loro maiali, dice il primo), per calpestare il seme; e senza ulteriori cure attendeva il raccolto.

I fiumi hanno rovinato "I fiumi hanno nutrito" - La parola בזאו bazeu è generalmente considerata una forma irregolare per בזזו bazezu, "hanno rovinato", come quattro manoscritti. averlo in questo posto; e così la maggior parte delle Versioni, sia antiche che moderne, lo capiscono. Sul quale Schultens, Gram. Ebrei pag. 491, ha il seguente re; mark:"Ne minimam quidem speciem veri habet בזאו bazau, Esai. Isaia 18:2 , elatum pro בזזו bazazu, deripiunt.

Haec esset anomalia, cui nihil simile in toto linguae ambitu. In talibus nil finire, vel fateri ex mera agi conjectura, tutius justiusque. Radicem בזא baza olim extare potuisse, quis neget? Si cognatum quid sectandum erat, ad bazah, contemsit, potius decurrendum fuisset; ut בזאו bazeu, pro בזו bazu, sit enuntiatum, vel בזיו baziv. Digna phrasis, flumina contemmunt terram, cioè inondante." "בזא baza, arabo. extulit se superbius, item subjecit sibi: unde praet. pl. בזאו bazeu, subjecerunt sibi, cioè inundarunt." - Lessico di Simonis. Ebr.

Un dotto amico mi ha suggerito un'altra spiegazione della parola. בזא baza, Syr., e ביזא beiza, Chald., significa uber, "un scavato", mamma, "un seno"; piacevolmente a cui il verbo significa nutrire. Ciò si adatterebbe perfettamente al Nilo: mentre nulla può essere più dissonante dell'idea di depredare e depredare; poiché all'inondazione del Nilo l'Egitto doveva ogni cosa; la fertilità del suolo e il suolo stesso.

D'altronde, lo straripamento del Nilo avvenne a gradi dolci, coprendo senza devastare il paese: "Mira aeque natura fluminis, quod cum caeteri omnes abluant terras et eviscerent, Nilus tanto caeteris major adeo nihil exedit, nec abradit, ut contra adjiciat vires; Minimumque in eo sit, quod solum temperet Illato enim limo arenas saturat ac jungit; debetque illi Aegyptus non tantum fertilitatem terrarum, sed ipsas.

" - Seneca, Nat. Quaest., 4:2. Mi permetto dunque, che Schultens sembra ritenere ammissibile in questo luogo, di azzardare un'interpretazione congetturale. È un fatto che il Gange cambia il suo corso, e invade e depone interi quartieri, dai quali pochi anni fa era distante parecchie miglia, tali mutamenti non nutrono, ma rovinano il suolo.

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