Commento biblico di Adam Clarke
Isaia 31:7
Poiché in quel giorno ciascuno getterà via i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, che le tue stesse mani ti hanno fatto per un peccato. Che le tue stesse mani ti hanno fatto per un peccato "Il peccato che le loro stesse mani hanno fatto" - La costruzione della parola חטא chet, peccato, in questo luogo non è facile. I Settanta l'hanno omesso: MSS. Pachom. e 1. D. 2 e Cod. marchigiano. in margine, supplire all'omissione con la parola ἁμαρτιαν, sin, o ἁμαρτημα, che si dice provenga dalla Versione dell'Aquila, che ho seguito.
Il dotto Professor Schroeder, Institut. Ling. Ebrei pag. 298, lo rende in regimine con yedeychem, come epiteto, le tue mani peccaminose. I Settanta rendono il pronome in terza persona, αἱ χειρες αυτων, le loro mani; e un antico ms. ha, conforme a quella resa, להם lahem, a loro, per lachem, a te; quale parola hanno parimenti omesso, in quanto non necessario per completare il senso.