Commento biblico di Adam Clarke
Isaia 8:6
Poiché questo popolo rifiuta le acque di Siloa che vanno sommesse, e si rallegra in Rezin e nel figlio di Remaliah; Poiché questo popolo rifiuta "Perché questo popolo ha rifiutato" - Le dolci acque di Shiloah, una piccola fontana e un ruscello appena fuori Gerusalemme, che fornivano una piscina all'interno della città per l'uso degli abitanti, sono un emblema appropriato dello stato di il regno e la casa di Davide, molto ridotti nella loro forza apparente, eppure sostenuti dalla benedizione di Dio; ed è finemente contrastato con le acque dell'Eufrate, grandi, rapide ed impetuose; l'immagine dell'impero babilonese, che Dio minaccia di abbattere come un potente diluvio su tutti questi apostati di entrambi i regni, come punizione per le loro molteplici iniquità e per il loro sprezzante disprezzo delle sue promesse.
Il ruscello e il fiume sono posti per i regni a cui appartengono e i diversi stati di cui rispettivamente rappresentano più appropriatamente. Giovenale, inveendo contro la corruzione di Roma per l'importazione di costumi asiatici, dice, con grande eleganza, che "l'Oronte si è da tempo scaricato nel Tevere:" -
Jampridem Syrus a Tiberim defluisce Oronte.
E Virgilio, per esprimere la sottomissione di alcuni paesi orientali alle armi romane, dice: -
Eufrate ibat marmellata mollior undis.
aen. 8:726.
"Le acque dell'Eufrate ora scorrevano più umilmente e dolcemente".
Ma il felice contrasto tra il ruscello e il fiume conferisce a questo brano del profeta una bellezza peculiare, con la quale la semplice figura dei poeti romani, per quanto bella, ma non contrastata, non può contendere.