Commento biblico di Adam Clarke
Matteo 22:12
Ed egli gli disse: Amico, come sei entrato qui senza avere un abito nuziale? Ed era senza parole. Gli dice: Amico, anzi, compagno: così si dovrebbe tradurre εταιρε. Poiché quest'uomo rappresenta lo stato di una persona nella Chiesa visibile, che trascura di venire al maestro della festa per un abito nuziale, per la salvezza che Cristo ha procurato, non può essere chiamato a tutti gli effetti amico, ma può benissimo essere definito un compagno, come un membro della Chiesa visibile, e presente a tutte quelle ordinanze in cui si trova la presenza e la benedizione di Cristo, da tutti coloro che sinceramente aspettano in lui la salvezza.
Come sei entrato qui - Perché professare di essere chiamato con il mio nome mentre vivi senza una preparazione per il mio regno?
Era senza parole - Εφιμωθη, aveva la museruola o imbavagliato. Non aveva niente da dire per giustificare la sua negligenza. C'era un indumento fornito, ma non lo indossò né lo fece domanda. La sua condotta, quindi, era al massimo grado offensiva e indecorosa. Poiché quest'uomo è l'emblema, per consenso generale, di coloro che periranno nell'ultimo giorno, non possiamo chiederci, senza offesa, dove appare nel suo caso la dottrina della riprovazione assoluta o della pretesa? Se Cristo non fosse mai morto per lui, o se avesse chiesto l'abito, e gli fosse stato rifiutato, non avrebbe potuto affermarlo a favore della sua anima? - e il Dio giusto non l'avrebbe ascoltato? Ma per lui non c'è la più piccola scusa: Cristo è morto, il sacrificio è stato offerto, per lui; lo invitarono i ministri del Vangelo; lo Spirito Santo ha lottato con lui; avrebbe potuto essere salvato,
Allora il re disse ai servi: Agli angeli ministri, esecutori della volontà divina.
Gettalo nelle tenebre esterne - I matrimoni ebraici venivano celebrati nella stagione notturna e la sala dove si celebrava la festa era superbamente illuminata; l'oscurità esterna significa, quindi, l'oscurità all'esterno di questa sala di festa; reso ancora più cupo alla persona che vi fosse stata improvvisamente spinta dentro da una tale profusione di luce. Vedi tutto questo ampiamente trattato in Matteo 8:12 (nota).