E chiunque ti costringerà a fare un miglio, vai con lui due. Ti costringerà a fare un miglio, vai con lui due. - αγγαρευσει. Si dice che questa parola derivi dai Persiani, tra i quali i messaggeri, o posti del re, erano chiamati Αγγαποι, o angari. Questa definizione è data sia da Esichio che da Suida.

I messaggeri persiani avevano l'autorità reale di pressare cavalli, navi e persino uomini per assisterli negli affari in cui erano impiegati. Questi angari sono ora chiamati chappar e servono a portare i dispacci tra la corte e le province. Quando un chappar parte, il padrone del cavallo gli fornisce un solo cavallo; e, quando è stanco, smonta da cavallo il primo uomo che incontra e prende il suo cavallo.

Non c'è perdono per un viaggiatore che si rifiuta di far avere il suo cavallo a un chappar, né per alcun altro che dovrebbe negargli il miglior cavallo della sua scuderia. Vedi I viaggi di Sir J. Chardin e Hanway. Per premere i cavalli postali, ecc., il termine persiano è Sukhreh geriften. Non trovo una parola persiana esattamente del suono e del significato di Αγγαρος; ma l'arabo agharet significa spronare un cavallo, attaccare, depredare, ecc.

La stessa parola greca è conservata tra i rabbini in caratteri ebraici, אנגריא angaria, e ha esattamente lo stesso significato: vale a dire. essere costretto con la violenza a compiere un particolare servizio, specialmente di tipo pubblico, dall'autorità del re. Lightfoot ne fornisce diversi esempi nel suo Horae Talmudicae.

Siamo qui esortati alla pazienza e al perdono:

Primo, quando riceviamo nelle nostre persone ogni sorta di insulti e affronti, Matteo 5:39 .

In secondo luogo, quando siamo spogliati dei nostri beni, Matteo 5:40 .

Terzo, Quando i nostri corpi sono costretti a subire ogni tipo di fatiche, vessazioni e tormenti, Matteo 5:41 .

Il modo per migliorare l'ingiustizia dell'uomo a nostro vantaggio, è esercitare sotto di essa la mansuetudine, la gentilezza e la longanimità, senza la quale disposizione d'animo, nessun uomo può essere felice né qui né nell'aldilà; perché chi si vendica deve perdere la mente di Cristo, e così subire un danno diecimila volte maggiore di quello che potrà mai ricevere dall'uomo. La vendetta, a tale spesa, è davvero cara.

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