Non è niente, è niente, dice il compratore: ma quando se ne è andato per la sua strada, allora si vanta. Non è nulla, non è nulla, dice l'acquirente - Quanto sono propensi gli uomini a denigrare i beni che desiderano acquistare, in modo che possano ottenerli a un prezzo più conveniente; e, quando hanno fatto il loro patto e l'hanno portato via, si vantano con gli altri di quanto meno del suo valore l'hanno ottenuto! Sono uomini così onesti? Questa furfanteria è perseguibile? Può tale essere punito solo in un altro mondo? Ns.

Agostino ci racconta una storia piacevole su questo argomento: un certo ciarlatano pubblicò, a teatro intero, che al prossimo spettacolo avrebbe mostrato ad ogni uomo presente ciò che aveva nel cuore. Venne il momento, e il concorso fu immenso; tutti aspettavano, con un silenzio mortale, di sentire cosa avrebbe detto a eeh. Si alzò, e in una sola frase riscattò il suo impegno: -

Vili vultis Emere, et Caro Vendere.

Tutti voi desiderate acquistare a buon mercato e vendere cari."

Fu applaudito; poiché ciascuno sentiva che era una descrizione del proprio cuore, ed era soddisfatto che tutti gli altri fossero simili. «In quo dicto levissimi scenici omnes tamen conscientias invenerunt suas». - De Trinitate, lib. xiii., c. 3; Oper. vol. vii., col. 930.

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