Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, per non essere anche tu come lui. Non rispondere stupido - Su questo e sul seguente versetto il Vescovo Warburton, che ha scritto bene su molte cose, e molto indifferentemente sulla dottrina della grazia, ha scritto con forza e perspicacia: "Se questo consiglio fosse stato dato semplicemente, e senza circostanze, per rispondere allo stolto, e non rispondergli, uno che avesse riverenza per il testo si sarebbe accontentato di supporre che le diverse direzioni si riferissero al fare una cosa fuori stagione;

1. Le ragioni addotte per cui non si dovrebbe rispondere a uno stolto secondo la sua follia sono, "per paura che lui (chi risponde) dovrebbe essere come lui".

2. La ragione data per cui lo stolto dovrebbe essere risposto secondo la sua follia, è, "per timore che lui (lo stolto) dovrebbe essere saggio nella sua propria presunzione".

1. "La causa assegnata per il divieto di rispondere, quindi, insinua chiaramente che il difensore della religione non dovrebbe imitare l'offensore di essa nei suoi modi di disputa, che possono essere compresi in sofismi, buffonerie e scurrilità.

2. "La causa assegnata per dirigere a rispondere, come suggerisce chiaramente che il saggio dovrebbe rivolgersi a confutare lo stolto sui suoi stessi falsi principi, mostrando che portano a conclusioni molto lontane, molto opposte a quelle empietà che dedurrebbe da loro. Se qualcosa può placare la vanità dello stolto e impedire che sia saggio nella sua presunzione, deve essere il disonore di vedersi rivoltare contro di sé i propri princìpi e mostrarsi distruttivi delle proprie conclusioni». - Trattato della Grazia. Prefazione.

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