Commento biblico di Adam Clarke
Romani 7:4
Pertanto, fratelli miei, anche voi siete divenuti morti alla legge mediante il corpo di Cristo; che dovresti essere sposato con un altro, anchea colui che è risuscitato dai morti, perché portiamo frutto a Dio. Pertanto, fratelli miei, questo è un caso parallelo. Un tempo eri sotto la legge di Mosè ed eri vincolato dalle sue ingiunzioni; ma ora sei diventato morto a quella legge - un modo di parlare modesto e inoffensivo, perché: La legge, che una volta era tuo marito, è morta; Dio ha stabilito che non sarà più in vigore; così che ora, come una donna il cui marito è morto è liberata dalla legge di quel marito, o dal suo voto coniugale, e può essere legalmente sposata con un altro, così Dio, che ha dato la legge sotto la quale avete finora vissuto, ha stabilito che dovrebbe essere in vigore solo fino all'avvento del Messia; quell'avvento è avvenuto, la legge di conseguenza è cessata, e ora siete chiamati a prendere su di voi il giogo del Vangelo e deporre il giogo della legge;
Che voi dobbiate sposarvi con un altro - che è risuscitato dai morti - Poiché Cristo è il fine della legge per la giustizia a chiunque crede, lo scopo di Dio nel dare la legge era di unirvi a Cristo; e, essendo morto, non solo ha abolito quella legge che condanna a morte ogni trasgressore, senza alcuna speranza di rinascita, ma ha anche compiuto quell'espiazione del peccato, con la propria morte, che è rappresentata nei sacrifici prescritti dalla legge.
E poiché Gesù Cristo è risorto dai morti, ha così dato la prova più completa che con la sua morte ha procurato la risurrezione dell'umanità e ha compiuto l'espiazione richiesta dalla legge. Che dovremmo portare frutto a Dio - noi, ebrei, che crediamo in Cristo, in conseguenza della nostra unione con lui, abbiamo ricevuto i doni e le grazie dello Spirito Santo; affinché noi portiamo a Dio quel frutto di santità che, senza questa unione, sarebbe impossibile per noi produrre. Ecco una delicata allusione al caso di una promettente e numerosa discendenza da un matrimonio legittimo e felice.