Commento biblico di Adam Clarke
Romani 7:6
Ma ora siamo liberati dalla legge, essendo morti quella in cui eravamo tenuti; che dobbiamo servire in novità di spirito, e non nella vecchiaia della lettera. Ma ora siamo liberati dalla legge - Noi, che abbiamo creduto in Cristo Gesù, siamo liberati da quel giogo dal quale eravamo legati, che condannava alla perdizione ogni trasgressore, ma non dava perdono nemmeno al penitente, né santificazione per quelli che sono stanchi delle loro corruzioni innate.
Quell'essere morti in cui eravamo tenuti - Per noi credenti in Cristo questo comandamento è abrogato; siamo trasferiti in un'altra costituzione; quella legge che uccide cessa di vincolarci; è morto per noi che abbiamo creduto in Cristo Gesù, che è il fine della legge per la giustificazione e la salvezza di chiunque crede.
Che dovremmo servire in una novità di spirito - Ora siamo portati sotto una dispensazione più spirituale; ora conosciamo l'importanza spirituale di tutti i precetti mosaici. Vediamo che la legge si riferiva al Vangelo, e può essere adempiuta solo dal Vangelo.
L'antichità della lettera - I riti, le cerimonie e i sacrifici puramente letterali sono ora eliminati; e la novità dello spirito, il vero intento e significato di tutti sono ora pienamente svelati; in modo che siamo passati da uno stato imperfetto a uno stato di perfezione ed eccellenza. Abbiamo cercato giustificazione e santificazione, perdono e santità, mediante la legge, e abbiamo trovato che la legge non poteva darle: le abbiamo cercate nello schema evangelico, e le abbiamo trovate. Serviamo Dio ora, non secondo il vecchio senso letterale, ma nel vero significato spirituale.