Commento biblico di Adam Clarke
Salmi 57:6
Hanno preparato una rete ai miei passi; la mia anima è piegata: hanno scavato una fossa davanti a me, in mezzo alla quale sono caduti loro stessi . Sela. Hanno preparato una rete per i miei passi - Un gin o springe, come i cacciatori mettono nei luoghi che conoscono la preda che cercano frequenta: tali, inoltre, come mettono nei passaggi nelle siepi, ecc., attraverso i quali la selvaggina si insinua .
Hanno scavato una fossa - Un altro metodo per catturare selvaggina e bestie feroci. Scavano una fossa, la coprono con bastoncini deboli e torba. Le bestie, non sospettando il pericolo dove nessuno appare, nel tentativo di passarci sopra, cadono attraverso e sono prese. Saul scavò una fossa, tese lacci per la vita di Davide; e cadde in uno di loro lui stesso, in particolare nella grotta di En-gedi; poiché entrò nella stessa fossa o caverna dove erano nascosti Davide e i suoi uomini, e la sua vita risiedeva nella generosità dello stesso uomo di cui stava cercando la vita! I rabbini raccontano una storia curiosa e istruttiva al riguardo: "Dio mandò un ragno a tessere la sua tela all'imboccatura della grotta in cui Davide e i suoi uomini erano nascosti.
Quando Saul vide la tela del ragno sull'imboccatura della caverna, congetturava molto naturalmente che non potesse essere né il covo di uomini né le bestie feroci; e quindi entrò con fiducia per riposare." Il ragno qui, un animale vile e spregevole, divenne lo strumento nelle mani di Dio per salvare la vita di Davide e per confondere Saul nella sua politica e malizia. Questa può essere una favola; ma mostra con quali mezzi apparentemente insignificanti Dio, il sovrano universale, può realizzare i fini più grandi e benefici.
Saul continuò a scavare fosse per intrappolare Davide; e alla fine cadde preda della sua stessa ostinazione. Abbiamo un proverbio con lo stesso effetto: nuocere guarda, ferire cattura. Anche i greci ne hanno uno: Ἡ τε κακη βουλη τῳ βουλευσαντι κακιστη, "Un consiglio malvagio spesso diventa rovinoso per il consigliere". I romani ne hanno uno con lo stesso effetto: -
Neque enim lex justior ulla est
Quam necis artificem arte perire sua.
"Non c'è legge più giusta di quella che condanna un uomo a subire la morte per lo strumento che ha inventato per togliere la vita agli altri".