Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
1 Re 11:4
Quando Salomone era vecchio. — È chiaramente implicito che l'influenza maligna appartenesse al tempo della debolezza senile, forse il risultato prematuro di una vita di indulgenza; perché non poteva essere molto vecchio, se era "ma un bambino" al momento della sua ascesa. Ma, poiché non è affatto probabile che Salomone abbia abbandonato il culto di Dio (cfr 1 Re 11:5 ; 1 Re 9:25 ), sembrerebbe che la sua idolatria fosse piuttosto l'inclinazione a un'adozione eclettica di varie forme della fede e del culto, semplicemente come varie fasi di riverenza all'Unico Potere Supremo, ognuna con il suo peculiare significato e bellezza.
Un tale spirito, che si riteneva superiore alle vecchie leggi e ai principi della fede di Israele, era il frutto naturale di un'eccessiva fiducia nella propria saggezza - lo spirito filosofico, "non detenendo alcun credo, ma contemplando" e condiscendente verso "tutti". " Qualunque cosa possa essere dovuta alla più vile influenza femminile, così ben nota nei paesi in cui la donna è considerata un mero giocattolo, sembra probabile che sia stato, ancor più naturalmente, l'effetto demoralizzante di un potere assolutamente dispotico, di un potere mondiale fama di saggezza e di una magnificenza troppo lussuosa.
Potrebbe anche aver avuto una sorta di armonia con la stanca e disperata convinzione che "tutte le cose erano vanità:" perché c'è qualcosa di affine tra la convinzione che tutti i culti sono veri e che tutti i culti sono falsi. Potrebbe anche essere stata considerata una buona politica quella di conciliare le razze sottomesse, onorando le loro religioni, proprio come l'Impero Romano si dilettava di fare, quando la fede nella propria religione era estinta.
Quanto sia assolutamente incompatibile un tale spirito con la fede nell'Unico Dio d'Israele, e di per sé ancora più mostruoso della devozione dichiarata ai falsi dei, è dichiarato indignato da Ezechiele ( Ezechiele 14:3 ; Ezechiele 20:39 ).
Quanto sia palese l'incongruenza pratica, è evidente alla minima considerazione del contrasto tra l'adorazione impura e sanguinaria dei falsi dei e l'alto culto spirituale del Dio d'Israele.