Nob, la città dei sacerdoti, lo colpì. — Il re vendicativo, non contento di colpire gli uomini, i capi delle case sacerdotali, nella sua folle furia procedette a trattare la città innocente dove risiedevano come una città sotto il divieto "cherem", come se fosse stata inquinata dall'idolatria e malvagità, e perciò votato alla distruzione totale. L'unico crimine di Nob era stato che il suo venerabile capo cittadino, il sacerdote Ahimelec, aveva mostrato gentilezza a Davide, che Saul odiava con un odio feroce e folle.

In 2 Samuele 21:1 leggiamo di un flagello sotto forma di carestia che affligge Israele per tre anni. La causa di questa calamità mandata da Dio ci viene raccontata nelle parole del Signore: "Fu per Saul e per la sua casa sanguinaria, perché uccise i Gabaoniti". Ora, questo massacro dei Gabaoniti - evidentemente un crimine oscuro - non è particolarmente raccontato nei libri dell'Antico Testamento.

Non fu forse questo terribile seguito del delitto di Ghibea, dove furono assassinati lo sfortunato Ahimelec e i suoi ottantacinque sacerdoti, a cui si fa riferimento nel suddetto passaggio - il terribile seguito quando Saul colpì Nob, la città dei sacerdoti, con la spada? In quella terribile catastrofe, non furono uccisi i Gabaoniti, tagliatori di legna e attingitori d'acqua per il Tabernacolo (vedi Giosuè 9:21 )? poiché leggiamo come nella distruzione della sfortunata città perirono uomini, donne e bambini e tutto il bestiame.

“Solo una volta una calamità così terribile era capitata ai figli di Aaronne, e fu allora che i Filistei distrussero Siloh. Ma erano nemici, ed erano stati provocati dalla gente che portava l'Arca in battaglia; e anche allora le donne ei bambini sembrano essere fuggiti. Fu lasciato all'unto re d'Israele, che aveva egli stesso stabilito i sacerdoti a Nob e ripristinato l'adorazione di Geova lì, di perpetrare un atto senza precedenti nella storia ebraica per la sua barbarie”. — Dean Payne Smith.

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