Chi ha ucciso entrambi. — Una tremenda invettiva contro gli ebrei, il cui scopo è (1) mostrare la profonda simpatia di S. Paolo per i Tessalonicesi perseguitati, e la sua indignazione contro i persecutori; (2) far loro vedere ancora più profondamente il valore della loro fede con gli sforzi fatti per tenerglielo nascosto. Spesso si obietta al Vangelo di san Giovanni per il fatto che nessun ebreo nato avrebbe potuto scrivere degli "ebrei" nel modo amaro così comune in quel libro, o considerarli così completamente come un corpo separato da lui.

Questo passaggio, in un'indubbia epistola di "un ebreo degli ebrei". sembra una risposta soddisfacente. I ricordi del discorso di Santo Stefano ( Atti degli Apostoli 7:52 ) sembrano risvegliarsi nella mente di colui che un tempo era lui stesso un ebreo persecutore.

Hanno perseguitato. — Prendete la versione marginale, "inseguito" (non "hanno cacciato") "ci ha cacciato violentemente da Salonicco".

Non piacciono a Dio - (sebbene servire e compiacerlo fosse lo scopo speciale per il quale la nazione fu messa a parte) "e sono in contrasto con tutta l'umanità". Lo storico Tacito attribuisce, come caratteristica della razza, “un atteggiamento di ostilità e di odio verso tutti gli altri”. Giovenale fa la stessa accusa.

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