PAOLO, APOSTOLO DI GESÙ CRISTO. — La lettera a Timothy, sebbene
indirizzata a un carissimo e intimo amico, fu inviata con un duplice
scopo. Fu un affettuoso richiamo da parte del suo vecchio maestro,
"Paolo il Vecchio", al suo discepolo di essere risoluto in mezzo ai
molti pericoli a cui uno nella p... [ Continua a leggere ]
MIO FIGLIO NELLA FEDE. — Timoteo era il figlio di san Paolo. Non
esisteva alcun rapporto carnale tra i due, ma un legame più stretto e
molto più caro. San Paolo lo aveva preso ancora molto giovane per
essere suo compagno e compagno di lavoro ( Atti degli Apostoli 16:3 ).
Ha detto alla Chiesa di Fili... [ Continua a leggere ]
CHE TU POSSA ADDEBITARNE UN PO'. — Qualche tempo _dopo_ la prima
prigionia a Roma, e quindi oltre il periodo compreso da S. Luca negli
Atti, S. Paolo deve aver lasciato Timoteo a Efeso mentre proseguiva il
suo viaggio verso la Macedonia, e gli diede il solenne incarico qui
riferito a. I falsi maestr... [ Continua a leggere ]
NÉ DARE ASCOLTO ALLE FAVOLE. — Queste favole sono, senza dubbio,
puramente rabbiniche. Nelle scuole ebraiche si diceva che sul Sinai
era stata data una Legge orale, e che questa Legge, una successione di
maestri, dal tempo di Mosè, si era tramandata. Questa “Legge che è
sul labbro”, come fu chiamata... [ Continua a leggere ]
ORA LA FINE. — La parola greca dovrebbe essere tradotta _Ma la fine.
_Sebbene Timoteo debba resistere e opporsi a questi falsi maestri con
tutto il coraggio e la fermezza, tuttavia non deve dimenticare quale
fu il vero fine, lo scopo, lo scopo di tutto l'insegnamento cristiano,
che, gli ricorda l'Ap... [ Continua a leggere ]
Da CUI ALCUNI, AVENDO STERZATO, SI SONO DEVIATI. — Questa frase è
resa più accuratamente: _dalla quale alcuni, essendosi di mira
largamente, si sono deviati. _Queste parole sembrano dirci che questi
maestri una volta erano stati nella giusta direzione, ma non si erano
mantenuti in essa; infatti, dal... [ Continua a leggere ]
DESIDERANDO ESSERE MAESTRI DELLA LEGGE. — "Desiderando", anche se in
realtà non lo erano. Desideravano il rispetto e l'influenza che
sempre venivano pagati ai maestri riconosciuti della Legge di Mosè;
ma questi uomini non riuscivano assolutamente a capire il vero
significato spirituale di quella Leg... [ Continua a leggere ]
MA LO SAPPIAMO. — Meglio, _ora sappiamo_ : una forte espressione
della sua conoscenza, appresa alla scuola dello Spirito Santo. Parlava
con l'autorità consapevole di un apostolo, fiducioso della verità di
ciò che predicava e insegnava.
CHE LA LEGGE È BUONA, SE UN UOMO LA USA LEGALMENTE. — «La Legge... [ Continua a leggere ]
SAPENDO QUESTO. — Il maestro della Legge, consapevole di questa
grande verità, ora da precisare — vale a dire: —
CHE LA LEGGE NON È FATTA PER UN UOMO GIUSTO. — La severa Legge
mosaica fu promulgata secoli prima che il Messia Gesù desse agli
uomini la Sua nuova Legge. La Legge di Mosè non fu, quindi... [ Continua a leggere ]
PER I LADRI DI UOMINI. — Dopo aver enumerato i trasgressori del
sesto e del settimo comandamento contro l'omicidio e l'adulterio, san
Paolo parla di una classe ben nota nel mondo romano del suo tempo —
forse la peggiore classe di trasgressori contro l'ottavo comandamento
— i «mercanti di schiavi. ... [ Continua a leggere ]
SECONDO IL GLORIOSO VANGELO. — Tutto ciò che san Paolo aveva detto
riguardo alla Legge — la sua vera opera e la sua unica opera — non
era una sua concezione arbitraria; era semplicemente una ripetizione
dell'insegnamento del vangelo che il suo Maestro gli aveva affidato,
il vangelo che insegnava cos... [ Continua a leggere ]
E RINGRAZIO CRISTO GESÙ NOSTRO SIGNORE, CHE MI HA PERMESSO. —
Meglio reso, _che mi ha dato forza dentro. _Le antiche autorità qui
sono divise; la maggioranza omette la prima parola del versetto, la
"e" di collegamento. Con o senza questa parola, il senso è più o
meno lo stesso; perché sulle parole «... [ Continua a leggere ]
CHE ERA PRIMA BESTEMMIATORE, E PERSECUTORE, E OFFENSIVO. — In queste
parole di amara I autoaccusa, riassume san Paolo. i tratti
caratteristici della sua brillante carriera di giovane capo fariseo,
di popolare patriota ebreo. L' _oggetto_ del suo odio intenso e del
suo ardente antagonismo durante que... [ Continua a leggere ]
E LA GRAZIA DI NOSTRO SIGNORE ERA IMMENSAMENTE ABBONDANTE. — Il
pensiero del grande amore del suo Maestro per colui che una volta lo
oltraggiava così amaramente e che aveva speso le sue forze nel
tentativo di disfare il lavoro dei suoi servi, sembra aver premuto con
forza schiacciante su san Paolo,... [ Continua a leggere ]
QUESTO È UN DETTO FEDELE E DEGNO DI OGNI ACCETTAZIONE. — Questa
formula sorprendente nel Nuovo Testamento, che si trova solo nelle
Epistole Pastorali, qui e in 1 Timoteo 3:1 ; 1 Timoteo 4:9 ; 2 Timoteo
2:11 ; Tito 3:8 ; e l'espressione in qualche modo simile, "questi
detti [ _parole"_ ] sono fedeli... [ Continua a leggere ]
(16) Ma PER QUESTO HO OTTENUTO MISERICORDIA. — Nonostante questa
profonda coscienza della propria colpa, la fede e la fiducia nella
propria salvezza sembrano non aver mai vacillato. Egli parla di
_questo_ con ogni certezza, e procede a dirci con grande chiarezza il
motivo per cui Cristo lo ha salvat... [ Continua a leggere ]
ORA AL RE. — La meravigliosa catena di pensieri ( 1 Timoteo 1:12 )
che tanto bene illustrano la grande affermazione di 1 Timoteo 1:15 —
“che Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori” —
San Paolo chiude con una nobile ascrizione di lode e di gratitudine al
grande Dio.
Questa dossologia... [ Continua a leggere ]
TI AFFIDO QUESTO INCARICO, FIGLIO TIMOTEO. — La natura dell'accusa
che affidò a Timoteo deve essere desunta dalle solenni parole e
pensieri del brano precedente — 1 Timoteo 1:15 . La somma di ciò
era che gli uomini dovevano riporre tutta la loro fiducia in Colui che
venne nel mondo per salvare i pec... [ Continua a leggere ]
TENENDO FEDE, E UNA BUONA COSCIENZA. — Di nuovo, come in 1 Timoteo
1:5 , l'Apostolo unisce «la fede» e «la coscienza immacolata».
Nella mente di san Paolo, la “mancanza di fede” non era un
semplice rifiuto di accettare un determinato dogma religioso, ma era
sempre strettamente connesso con l'impurit... [ Continua a leggere ]
DI CHI È IMENEO E ALESSANDRO. — Qui l'Apostolo ne nomina due, come
esempi del completo naufragio di ogni vera fede — persone
evidentemente ben note a Timoteo e ai membri della Chiesa di Efeso.
Imeneo è probabilmente identico all'eretico di quel nome, accusato,
nella seconda lettera a Timoteo, di ins... [ Continua a leggere ]