Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
2 Corinzi 10:12
Non osiamo farci del numero. — Le ultime cinque parole danno il significato di un verbo greco ( enkrînai = inserire), il cui suono sembra suggerire immediatamente il verbo affine ( synkrînai = confrontare). È, ovviamente, difficile trasmettere l'assonanza per metà giocosa in inglese. In “alcuni che si raccomandano” notiamo un riferimento all'accusa di autocommiserarsi, che ha già notato quattro volte ( 2 Corinzi 3:1 ; 2 Corinzi 4:2 ; 2 Corinzi 5:12 ; 2 Corinzi 7:11 ).
Prima si era difeso contro l'accusa; ora lo ribatte sui suoi avversari. In “osiamo” rintracciamo un riferimento all'accusa di vigliaccheria, come in 2 Corinzi 10:2 .
Misurarsi da soli. — Il manoscritto greco. presentare molte letture diverse, alcune delle migliori MSS. omettendo "non sono saggi, ma", e alcuni danno "non vanto" per "non ci vanteremo"; e il testo greco, ad ogni lettura, presenta una difficoltà grammaticale, derivante dal fatto che l'ultima parola può essere sia la terza persona plurale di un verbo all'indicativo presente, sia un participio al dativo, concordando con “se stessi.
Non è quasi il caso di discutere qui le varie possibili costruzioni che scaturiscono dalla combinazione di questi fenomeni. La versione inglese dà, si crede, sostanzialmente il significato dell'originale. Nell'atto stesso di dire, con una punta di ironia, che non si confronterà con i maestri rivali, l'Apostolo si confronta virtualmente. E il punto che fa è che non hanno istituito un simile confronto.
Erano i loro standard di eccellenza. Ciascuno era “ amator sui sine rivali. Collettivamente, formarono quella che è stata descritta nel linguaggio della storia letteraria moderna come una "Società di Mutua Ammirazione". Di tutta questa ammirazione di sé - si potrebbe quasi dire, di tutta questa autolatria - san Paolo dichiara, come attesta l'esperienza di tutti i tempi, che coloro che la praticano «non sono saggi». Perdono, come lo esprime più decisamente il verbo greco, ogni facoltà di discernimento.