Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
Atti degli Apostoli 5:42
E ogni giorno nel tempio. — Probabilmente, come prima, nel Portico di Salomone; il capitano del Tempio ora agisce sulla risoluzione appena presa, e lascia che il movimento segua il suo corso senza interruzione.
E in ogni casa. — Meglio, come in Atti degli Apostoli 2:46 , a casa: al loro posto, o, forse, luoghi, di incontro.
Insegnare e predicare Gesù Cristo. — Meglio, insegnare e annunziare la buona novella di Gesù Cristo. La parola per "predicare" è letteralmente "evangelizzare", come in Atti degli Apostoli 8:4 ; Atti degli Apostoli 8:12 ; Atti degli Apostoli 8:25 ; Romani 10:15 e altrove.
Poiché i principali membri del Sinedrio scompaiono dalla scena in questa fase, potrebbe essere utile notare le successive fortune di coloro che sono stati importanti fino a questo punto nella storia. (1) Anna visse per vedere cinque dei suoi figli ricoprire l'ufficio di sommo sacerdote (Jos. Ant. xx. 9, § 1); ma la sua vecchiaia fu offuscata dai tumulti sollevati dagli Zeloti sotto Giovanni di Gischala, sotto il regno di Vespasiano, e prima di morire il santuario fu occupato da loro, e divenne in effetti un "covo di ladroni" (Jos.
Guerre, iv. 3, §7). (2) Giuseppe, soprannominato Caifa, suo genero, che doveva la sua nomina a Grato (Jos. Ant. xviii. 2, § 2), fu deposto dal Proconsole Vitellius, AD 36 (Jos. Ant. xviii. 4, § 3), e scompare dalla storia. (3) Su Giovanni e Alessandro si vedano Note sugli Atti degli Apostoli 4:6 .
(4) Gamaliele, che non è menzionato da Giuseppe Flavio, continuò a presiedere il Sinedrio sotto Caligola e Claudio, e si dice che sia morto diciotto anni prima della distruzione di Gerusalemme, e che abbia sancito l'Anatema, o "Preghiera contro gli eretici, ” redatto da Samuel il Piccolo (Lightfoot, Cent. Chorograph, c. 15). Le tradizioni cristiane, tuttavia, lo rappresentano come se fosse stato segretamente un discepolo di Cristo (Pseudo-Clemente, Ricogn.
io. 65), e di essere stato battezzato da Pietro e Paolo, con Nicodemo, rappresentato come suo nipote, e suo figlio Abiba ( Fozio Cod. 171, p. 199). In un racconto leggendario, che si pretende provenire da un sacerdote di Siria, di nome Luciano, accettato da Agostino, appare come aver seppellito Stefano e altri cristiani, ed essere stato sepolto nello stesso sepolcro con il Protomartire e Nicodemo a Caphar-algama (Agosto.
de Civ. Dei xvii. 8, Ser. 318). Più tardi i rabbini lo consideravano l'ultimo dei grandi Maestri o Rabban, e notarono che fino al suo tempo gli uomini avevano insegnato la Legge stando in piedi, mentre in seguito si sedevano. La gloria della Legge, dicevano, era scomparsa con Gamaliele.