Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
Colossesi 3:11
Dove non c'è né... — Questo passaggio suggerisce naturalmente il confronto con Galati 3:28 . “Non c'è né ebreo né greco; non c'è né vincolo né libero; non c'è né maschio né femmina: poiché voi tutti siete uno in Gesù Cristo». Nel confrontare i passaggi (passando per l'inserimento qui di "circoncisione né incirconcisione", che è semplicemente esplicativo di "ebreo né greco") notiamo in questo - (1) L'inserimento di "barbaro, scita.
Questo inserimento è chiaramente inteso a rimproverare quell'orgoglio dell'intelletto, sprezzante del ignorante, che stava alla radice dello gnosticismo. Il “barbaro” era semplicemente lo straniero (comp. 1 Corinzi 14:11 ); lo “scita” era il selvaggio, verso il quale il disprezzo implicato per il “barbaro” assunse l'esplicitazione, e raggiunse il culmine.
(2) L'omissione di "maschio né femmina". Nella società orientale, come in Galazia, la dignità della donna doveva essere affermata contro la presunta inferiorità. Nella società greca o graziata, come a Corinto, Efeso e Colosse, si poteva abusare della nuova “libertà” del Vangelo per concedere licenza; quindi era piuttosto la “sottomissione” delle donne che aveva bisogno di essere suggerita. (Comp. 1 Corinzi 11:3 ; 1 Corinzi 14:34 ; Efesini 5:22 ; e 1 Timoteo 2:11 .
) (3) Mentre nell'Epistola Galata l'accento è posto sull'unità di tutti gli uni con gli altri in Cristo, qui (come al solito) la grande verità è che "Cristo è tutto e in tutti". In 1 Corinzi 15:28 abbiamo questa frase applicata a Dio, in contrapposizione all'ufficio del Figlio nel suo regno mediatore.
Qui è in riferimento a quel regno che viene usato. In essa Cristo (cfr Efesini 1:23 ) “riempie tutto in tutto”; e per la sua mediazione universale tutta «la vita è nascosta con lui in Dio». Lui è tutto ciò che può essere necessario, e questo sia "in tutte le cose" che "in tutte le persone". Ma sotto entrambi gli aspetti la cattolicità del vangelo è ugualmente messa in risalto; qui per l'unione diretta di tutti allo stesso modo con Cristo, là per la risultante unità di tutti gli uni con gli altri.