Deuteronomio 24:17-22

(17-22) Lo straniero, l'orfano e la vedova sono il soggetto di tutte le leggi in questi versetti. Per i primi due ( Deuteronomio 24:17 ), vedi Esodo 22:22 . Per quanto riguarda il raccolto, vedi Levitico 23:22 .

È evidente che questa legge è collegata con la festa di Pentecoste in quel luogo. Mai si è manifestata tanta cura per la vedova e per i poveri come dopo il giorno di Pentecoste nel Nuovo Testamento. Quando "una grande grazia era su tutti loro", è scritto che "nessuno di loro mancava".

In modo molto speciale e per qualche ragione speciale, in tutto l'Antico Testamento, "il Signore si prende cura dello straniero". Quale sia la ragione, se avessimo solo l'Antico Testamento, potremmo avere difficoltà a scoprirlo. Ma quando apriamo il Nuovo Testamento, possiamo vedere che questo è un aspetto dell'amore di Dio Padre verso Suo Figlio Gesù Cristo, che un giorno sarebbe venuto tra noi come "straniero", quando "non c'era posto per Lui nella locanda.

La sua venuta qui come un estraneo non poteva passare inosservata. E, quindi, il nome e la menzione dello straniero in tutto l'Antico Testamento è come un sentiero cosparso di fiori, in attesa della venuta di colui che è molto amato. Vediamo angeli camminare sulla terra, intrattenuti come estranei. Il ricco patriarca, “principe di Dio” tra i cananei, si confessa “straniero e pellegrino sulla terra.

” Quelli che ereditano la terra sono messi nella stessa categoria, “Voi siete stranieri e forestieri con me”. Lo straniero siede accanto al levita alla mensa d'Israele. Il secondo grande comandamento viene ripetuto a suo speciale beneficio. “Egli sarà per te come uno nato in mezzo a te, e tu lo amerai come te stesso”. C'è solo una chiave per tutta questa combinazione di tenerezza. " Ero straniero e mi avete accolto".

(18,22) Ricorderai che eri schiavo in Egitto. — Un'esortazione tutta qui, negli scritti di Mosè. In questa forma ricorre ripetutamente nel Pentateuco, ma non altrove. Non è il linguaggio che si suggerirebbe naturalmente ai profeti dei tempi successivi.