Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
Efesini 4:6
Un Dio e Padre di tutti. — Necessariamente, attraverso il Figlio, passiamo al Padre (come il Signore stesso ci insegna invariabilmente a fare), poiché Egli è (per usare l'antica espressione greca) "la fonte della Divinità". Si dice che sia il "Padre di tutti". Non possiamo limitare questa paternità universale; sebbene, indubbiamente, il contesto mostri che il riferimento immediato è a quelli che sono i Suoi figli per adozione in Gesù Cristo.
La Chiesa è essenzialmente cattolica, ereditando per dono speciale ciò che è diritto di primogenitura di tutta l'umanità; incapace di perfezione fino a che tutti non siano attirati in quella più stretta filiazione, ma non avendo né il diritto né il desiderio di negare che fuori di lei impallidisca in qualsiasi momento la più ampia Paternità di Dio si estende.
Chi è soprattutto, e attraverso tutto, e in tutti voi. — La parola “tu” ha poca autorità; molti MS. e i commenti hanno "noi". Ma il miglior MSS. e le autorità omettono entrambi, poiché probabilmente le prime glosse esplicative che si sono insinuate nel testo. Perciò la parola “tutto” deve essere sempre considerata, come sopra, come riferita a tutte le creature razionali di Dio, fatte a sua immagine (e anzi, in un senso inferiore, anche a tutte le sue creature), ma specialmente e propriamente alle membra della Chiesa di Cristo.
Nella triplice frase molti interpreti antichi e moderni rintracciano un riferimento alla Santissima Trinità. Ma, a rigor di termini, questo non può essere, poiché il brano indica espressamente il Padre; anche se, in virtù dell'unità eterna della Divinità, può essere vero che nell'espressione “in tutto” e “in tutto” si rintracciano quelle manifestazioni del Padre che si fanno specialmente per mezzo del Figlio e per opera dello Spirito Santo.
Quindi dobbiamo riferirci tutti propriamente alla concezione ultima di Dio Padre; come "soprattutto" nella sovranità della sua volontà, poiché per compiere "il suo piacere sono e sono stati creati", e la sua volontà diventa per loro la "legge eterna"; come “attraverso tutto” nel potere diffusivo delle forze — fisiche, morali e spirituali — da cui il mondo della natura, ancor più il mondo dell'uomo, soprattutto la società dei cristiani, sono influenzati nel loro insieme; e "in tutto" dalla presenza di Dio nell'individuo per la creazione, il sostentamento, la rigenerazione, che è il respiro della vita, sia la vita fisica che quella spirituale. (Questa individualità, e il riferimento speciale ai cristiani, sono contrassegnati dalla glossa molto naturale "noi" o "voi", in questa frase.)