(25-27) In questi versetti tracciamo, sotto la metafora nuziale, una chiara descrizione delle tre grandi tappe della salvezza: giustificazione nel suo «darsi per noi, santificazione nella «purificazione mediante l'acqua nella Parola», glorificazione nel la “presentazione” finale a Cristo nella gloria. La metafora è certamente conservata nelle ultime due clausole, che corrispondono al bagno di purificazione della sposa, e alla presentazione festiva di lei (solitamente dall'amico dello sposo, Giovanni 3:29), in tutta la sua bellezza e ornamento, al marito a casa sua; forse anche nella prima, perché il marito era solito dare una dote, che si teneva nella rozza semplicità dei tempi antichi per acquistare la moglie, e qui quello che dà Cristo è il prezzo indicibile del proprio Sé. In tutto, secondo tutto il tenore dell'Epistola, è la Chiesa nel suo insieme, non l'anima individuale, che è "la Sposa di Cristo".

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