Che il re e Haman vengano oggi al banchetto. — Era abbastanza naturale che, con tanto di dipendenza dalla sua richiesta, la regina mostrasse una certa esitazione: se qualcosa prendeva una piega spiacevole (poiché, nonostante la promessa del re, evidentemente si sentiva a disagio) poteva significare la rovina totale. Quindi temporeggia; essa in ogni caso guadagna tempo, si assicura un'occasione particolarmente favorevole per portare avanti la richiesta, e il re vede chiaramente che ha tenuto da solo la sua vera richiesta in riserva, sollevando nuovamente la questione.

Si noterà che fintanto che Ester si fa strada fino alla debita posizione di vantaggio, il re si rivolge in terza persona, venga il re", ma quando fa l'appello decisivo, nella seconda, "in la vista, o re».

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