Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
Galati 4 - Introduzione
IV.
(1-31) Il presente capitolo continua l'argomento dell'ultimo. San Paolo aveva rimproverato ai Galati la loro ricaduta. Erano ricaduti da un sistema spirituale a un sistema materiale; da un sistema che ha portato benedizione a un sistema che ha portato una maledizione; dalla fede e dalla promessa alla Legge; dalla libertà dell'uomo adulto alla costrizione e disciplina del minore. Ora l'idea di costrizione e libertà viene ripresa e portata avanti.
È trattato direttamente nei primi sette e negli ultimi undici versi e costituisce il collegamento di transizione al capitolo successivo, la cui nota chiave di apertura è "libertà". La parte centrale di Galati 4 è in qualche modo una digressione personale, il cui scopo, tuttavia, è proprio quello di sostenere questa visione dell'opposizione tra l'Apostolo e la parte giudaica come quella tra la libertà da una parte e la schiavitù dall'altra.
Nella prima sezione ( Galati 4:8 ) l'Apostolo esprime la sua sorpresa che i Galati potessero discendere dall'altezza raggiunta fino a qualcosa di così povero, così angusto e così schiavo. Un impeto di sentimenti personali lo assale e continua a ricordare loro l'accoglienza calorosa e calorosa che gli avevano riservato quando era arrivato tra loro per la prima volta, e il contrasto tra i loro agitatori giudaici e lui stesso. I suoi vecchi sentimenti ritornano e il suo cuore va verso di loro. Su questa marea di emozione si riportano a casa gli argomenti conclusivi del capitolo.