Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
Genesi 17:10
Deve essere circonciso. — È affermato da Erodoto (Libro II, 104) che gli egiziani furono circoncisi e che i siri in Palestina confessarono di aver appreso questa pratica dagli egiziani. Origene, invece, sembra limitare la circoncisione al sacerdozio (Epist. ad Rom., § ii. 13); e l'affermazione di Erodoto non solo è molto vaga, ma la sua data è troppo posteriore al tempo di Abramo perché possiamo riporre in essa un'implicita fiducia.
Se ci rivolgiamo alle testimonianze dei monumenti egizi e delle mummie, troviamo la prova che il rito è diventato generale in Egitto solo in tempi abbastanza recenti. La discussione è, tuttavia, solo di importanza archeologica; poiché la circoncisione era altrettanto appropriata un segno dell'alleanza se presa in prestito da istituzioni già esistenti come se allora fosse usata per la prima volta. È, inoltre, un fatto riconosciuto che la Bibbia è sempre fedele alla colorazione locale.
L'influenza caldea è predominante in quelle prime parti della Genesi che dobbiamo ad Abramo, cittadino di Ur dei Caldei; la sua vita e l'ambiente in seguito sono quelli di uno sceicco arabo; mentre l'influenza egiziana è fortemente marcata nell'ultima parte della Genesi, e nella storia dell'Esodo da quel paese. In questo fatto abbiamo una risposta sufficiente alle teorie che ricondurrebbero la composizione del Pentateuco a un'epoca tarda: perché l'autore avrebbe certamente scritto secondo i fatti e le idee del suo tempo.
Se però Abramo aveva visto la circoncisione in Egitto, quando la carestia lo aveva spinto lì, e aveva appreso il significato del rito, e che l'idea di esso era connessa con la purezza morale, c'era in questo anche una ragione per cui Dio avrebbe dovuto scegliere esso come il segno esteriore del sacramento che stava ora conferendo al patriarca.
L'idoneità della circoncisione ad essere un segno dell'entrata in un'alleanza, e specialmente in quella alla quale dovevano essere ammessi i bambini, consisteva nel suo essere una rappresentazione di una nuova nascita mediante il rinvio del vecchio e la dedizione del uomo nuovo alla santità. La carne fu gettata via affinché lo spirito potesse rafforzarsi; e il cambio di nome in Abramo e Sarai fu tipico di questo mutamento di condizione.
Erano nati di nuovo, e così devono essere nominati di nuovo. E sebbene le donne non potessero davvero essere ammesse direttamente al patto, tuttavia ne condividevano i privilegi in virtù della loro consanguineità con gli uomini, che erano come loro padrini; e così Sarai cambia nome allo stesso modo di suo marito.