Alla donna disse. — La donna non è maledetta come lo fu il serpente, ma punita come il prossimo nella colpa; e la punizione è duplice. Innanzitutto Dio moltiplica grandemente “il suo dolore e il suo concepimento”, cioè il suo dolore in generale, ma soprattutto in relazione alla gravidanza, quando con l'angoscia e il pericolo della vita si guadagna la gioia di mettere al mondo un uomo. Ma anche «il tuo desiderio sarà per tuo marito.

Nel peccato era stata l'attrice principale, e l'uomo le aveva offerto un'obbedienza troppo pronta. D'ora in poi doveva vivere sottomessa a lui; ma non infelice, perché la sua inferiorità doveva essere temperata da un desiderio naturale per lo stato coniugale e dall'amore verso il suo padrone. — Tra i pagani il castigo era reso amarissimo dalla degradazione a cui era ridotta la donna; tra i giudei la moglie, sebbene non fosse mai caduta così in basso, era nondimeno acquistata dal padre, era soggetta al divorzio per volontà del marito, ed era trattata come un suo inferiore sotto tutti i punti di vista.

In Cristo tutta la pena, come insegna san Paolo, è stata abrogata ( Galati 3:28 ), e la donna cristiana non è inferiore all'uomo più di quanto lo sia il gentile all'ebreo, o il servo al libero.

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