Giosuè 6:7

Passa oltre e percorri la città. — Il significato di questo procedimento diventa più chiaro se ricordiamo che il centro della processione è la legge scritta di Dio. L'arca è il vaso che la contiene. Gli uomini armati che lo precedono ne sono i carnefici. I sacerdoti che suonano le trombe sono i suoi araldi. Era questa legge che aveva portato Israele oltre il Giordano; questa legge che da allora in poi doveva essere stabilita in Canaan; questa legge che stava per vendicarsi dei trasgressori.

Tutta la legge di Mosè non è che l'espansione del Decalogo; e il Pentateuco contiene un'ampia dichiarazione delle trasgressioni che avevano portato gli abitanti di Canaan sotto il bando della legge divina. La marcia di sette giorni intorno a Gerico, in assoluto silenzio, era ben calcolata per imprimere negli abitanti la lezione della "tolleranza di Dio". «Queste cose hai fatto e io ho taciuto.

Per diverse generazioni la longanimità di Dio aveva atteso, mentre "l'iniquità degli Amorei non era ancora piena". Nel primo anno dell'Esodo li aveva minacciati, portando la spada d'Israele ai loro confini; e poi aveva ritirato da loro la mano, e aveva concesso loro altri quaranta anni di tregua. Ma ora la longanimità di Dio aveva aspettato abbastanza a lungo. Il grido che esplose dalle labbra di Israele era un segnale che non avrebbe più aspettato.

Visto così, il grido d'Israele al suono della tromba il settimo giorno non diventa una figura inadatta di ciò che è connesso con esso dal linguaggio della Sacra Scrittura - "il grido", accompagnato da "la voce dell'arcangelo e la tromba di Dio”, che annuncerà al mondo la seconda venuta di nostro Signore. “Il nostro Dio verrà e non tacerà più” ( Salmi 1:3 e 21; 1 Tessalonicesi 4:16 ).