XVII.
(1) E IL SIGNORE PARLÒ A MOSÈ. — Il Giorno dell'Espiazione è
stato istituito per purificare, in modo speciale, l'intera comunità
da tutti i suoi peccati e presentare loro una nazione santa davanti al
Signore una volta all'anno. Quindi ora è seguito da norme riguardanti
la vita quotidiana, la... [ Continua a leggere ]
E A TUTTI I FIGLI D'ISRAELE. — Per comprendere il significato di
questa frase, e il suo rapporto con l'ingiunzione in questione, è
necessario notare che le parole "ea tutti i figli d'Israele" sono qui
usate per la prima volta. Finora le comunicazioni divine sono state
fatte a (1) Mosè solo, senza ch... [ Continua a leggere ]
CHE UCCIDE UN BUE, O UN AGNELLO, O UNA CAPRA. — La legge così
solennemente stabilita è che quando uno dei tre tipi di quadrupedi
sacrificali (cfr Levitico 7:23 ) è destinato all'uso privato, non
deve essere macellato all'interno o all'esterno dell'accampamento. Che
l'ingiunzione qui si riferisca agl... [ Continua a leggere ]
E NON LO PORTA ALL'INGRESSO DEL TABERNACOLO DELLA CONGREGAZIONE. —
Meglio, _e non lo porta all'ingresso della tenda di convegno; _cioè,
se non lo porta nel luogo dove vengono uccisi i sacrifici, e non lo
offre prima come offerta di pace a Geova, deve essere considerato uno
spargimento di sangue arbi... [ Continua a leggere ]
ALLA FINE CHE I FIGLI D'ISRAELE POSSONO PORTARE. — Il motivo per cui
questi tre tipi di animali, quando sono destinati al cibo privato,
devono essere portati nel recinto del santuario, e lì devono essere
offerti prima come offerta di pace al Signore, è per impedire agli
Israeliti di sacrificarli per... [ Continua a leggere ]
E IL SACERDOTE ASPERGERÀ. — Dopo che gli animali in questione sono
stati debitamente macellati da coloro che li hanno portati, il
sacerdote officiante che ha raccolto il sangue in una ciotola lo getti
sulle pareti dell'altare degli olocausti. (Vedi Levitico 1:5 ).
ALLA PORTA DEL TABERNACOLO DELLA C... [ Continua a leggere ]
E NON OFFRIRANNO PIÙ I LORO SACRIFICI AI DEMONI. — La parola (
_sçirim_ ) qui tradotta "diavoli", letteralmente denota _capre
__pelose_ o _ispide,_ e quindi _divinità simili a capre,_ o _demoni.
_Gli egiziani e altre nazioni dell'antichità adoravano le capre come
divinità. Non solo c'era un famoso t... [ Continua a leggere ]
QUALUNQUE UOMO CI SIA. — Meglio, _qualunque uomo ci sia,_ come è
nella Versione Autorizzata in Levitico 17:3 . Anche qui abbiamo un
esempio della stessa frase legislativa usata quattro volte in una
breve sezione ( Levitico 17:3 ; Levitico 17:8 ; Levitico 17:10 ;
Levitico 17:13 ), essendo tradotta di... [ Continua a leggere ]
E QUALUNQUE UOMO. — Meglio, _e quale uomo così. _(Vedi Levitico
17:8 ).
MANGIA OGNI SORTA DI SANGUE. — Questo divieto, già menzionato due
volte nel Levitico, si unisce in entrambi i casi al divieto del
grasso. (Vedi Levitico 3:17 ; Levitico 7:26 ). Data la sua grande
importanza, tuttavia, la legge... [ Continua a leggere ]
PERCHÉ LA VITA DELLA CARNE È NEL SANGUE. — Meglio, _perché
l'anima della carne è nel sangue. _La parola qui resa "vita" nella
Versione Autorizzata ricorre altre due volte in questo stesso
versetto, ed è in entrambi i casi tradotta correttamente _anima.
_Sebbene sia irrilevante se la parola in questi... [ Continua a leggere ]
PERCIÒ HO DETTO... — Poiché è il veicolo della vita, ed è stato
ordinato da Dio per espiare la vita, qui ai figli d'Israele è
proibito mangiarlo. Agli stranieri è anche proibito mangiare sangue,
perché si sono sottomessi alla legge del paese, e perché mangiarlo
non solo violerebbe la legge che hanno... [ Continua a leggere ]
E QUALUNQUE UOMO. — Meglio, _qualunque uomo_ (cfr Levitico 17:3 ).
Finora la legge si occupava principalmente del sangue degli animali
sacrificali, ovvero di quei quadrupedi che venivano macellati in casa.
In questo e nei seguenti versetti lo statuto è esteso a tutte le
altre creature che, sebbene s... [ Continua a leggere ]
PERCHÉ È LA VITA DI OGNI CARNE... — Meglio, _perché l'anima di
ogni carne è il suo sangue, dentro o attraverso la sua anima,_ cioè
la sacralità del sangue nasce dal fatto che contiene il principio
vitale di tutta la vita animale. Oppure si può rendere questa
clausola, _perché la vita di ogni carne è... [ Continua a leggere ]
QUELLO CHE È MORTO DA SOLO. — La legge qui emanata è un naturale
seguito di quella immediatamente precedente, poiché è ancora basata
sulla sacralità del sangue. Poiché il corpo dell'animale che è
morto di morte naturale, o è stato sbranato da una bestia feroce,
trattiene una gran parte del suo sangu... [ Continua a leggere ]
ALLORA PORTERÀ LA SUA INIQUITÀ. - Se trascura questi atti di
purificazione ed entra nel santuario in uno stato contaminato, o
partecipa al pasto sacrificale, incorrerà nella pena dell'escissione
per il primo atto e per il secondo sarà picchiato, secondo
l'interpretazione data a questa legge al tempo... [ Continua a leggere ]