Luca 15:1

XV. (1) ALLORA SI AVVICINÒ A LUI... — Meglio, _e tutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano per ascoltarlo. _Non c'è esattamente la stessa sequenza diretta nel greco come nell'inglese, ma ciò che segue viene naturalmente dopo la menzione delle "moltetudini" in Luca 14:25 . Pubblicani e peccat... [ Continua a leggere ]

Luca 15:2

E I FARISEI E GLI SCRIBI... — Anche qui possiamo ben credere che gli oratori fossero alcuni degli ospiti di Luca 14:15 . Lo avevano seguito per vedere cosa avrebbe fatto, e furono allo stesso tempo sbalorditi e scioccati nel trovare il Maestro che aveva parlato così severamente a coloro che si profe... [ Continua a leggere ]

Luca 15:4

CHI DI VOI, AVENDO CENTO PECORE...? — Il significato della parabola è così chiaro che richiede ben poco in termini di spiegazione. Acquisisce, tuttavia, nuovo vigore e interesse se ricordiamo che seguiva la grande parabola del Buon Pastore in Giovanni 10:1 , e sulla compassione per la pecora smarrit... [ Continua a leggere ]

Luca 15:5

E TROVATALA, SE LA METTE SULLE SPALLE. — Anche qui abbiamo una triplice serie di applicazioni parallele: l'amore di Gesù per ogni pecora errante, portandola e sostenendola nella sua debolezza; l'amore che lo condusse a prendere su di sé la nostra natura ea sopportarne le infermità; l'amore che condu... [ Continua a leggere ]

Luca 15:6

CONVOCA I SUOI AMICI E VICINI. — La ricorrenza delle due parole così presto dopo Luca 14:12 è suggestiva. Ci sono momenti in cui facciamo bene a riconoscere i legami naturali e sociali che legano l'uomo e l'uomo. Soprattutto è giusto farlo quando li rendiamo partecipi della nostra vita spirituale, e... [ Continua a leggere ]

Luca 15:7

NOVANTANOVE GIUSTI, CHE NON HANNO BISOGNO DI PENTIMENTO. — Per quanto riguarda gli uomini e le donne tra i quali nostro Signore ha svolto la sua opera, non possiamo vedere in queste parole altro che una protesta grave e indignata, velata sotto forma di apparente concessione, contro l'ipocrisia dei f... [ Continua a leggere ]

Luca 15:8

O QUALE DONNA HA DIECI PEZZI D'ARGENTO. — La lezione principale della parabola che si apre così è, naturalmente, identica a quella della pecora smarrita. Siamo giustificati, tuttavia, nell'assumere che le caratteristiche speciali di ciascuno fossero destinate ad avere un significato speciale, e che... [ Continua a leggere ]

Luca 15:11

E DISSE: UN CERTO UOMO AVEVA DUE FIGLI. — Entriamo qui in una delle parabole che non solo sono peculiari del Vangelo di san Luca, ma hanno qualcosa di diverso, poiché danno più di quelle che troviamo negli altri Vangeli, gli episodi di una storia di vita quotidiana comune. Come per il Buon Samaritan... [ Continua a leggere ]

Luca 15:12

IL PIÙ GIOVANE DI LORO DISSE A SUO PADRE. — Nel suo rapporto con la vita individuale, il figlio minore rappresenta il temperamento desideroso di indipendenza, autoironico, energico; l'anziano ciò che è contemplativo, devoto, cerimoniale, quiescente. Poiché quest'ultimo caratterizza in modo preminent... [ Continua a leggere ]

Luca 15:13

HA PRESO IL SUO VIAGGIO IN UN PAESE LONTANO. — Tali casi di emigrazione erano, possiamo credere, cose familiari nella maggior parte delle città della Galilea e della Giudea. Il giovane lasciò la sua casa e partì, deciso a piacere o a guadagno, per Alessandria, o Roma, o Corinto, e si sparse la voce... [ Continua a leggere ]

Luca 15:14

SORSE UNA POTENTE CARESTIA IN QUELLA TERRA. — Anche questo non è stato un incidente inconsueto. La carestia che "avvenne ai giorni di Claudio Cesare" ( Atti degli Apostoli 11:28 ) fu più vasta e memorabile di altre, ma fu tutt'altro che isolata. E ora è arrivato il colpo. Il suo tesoro era sparito,... [ Continua a leggere ]

Luca 15:15

SI È UNITO A SE STESSO. - Letteralmente _clave a,_ o, si è _attaccato a. _Il verbo è lo stesso usato dal marito che si unisce alla moglie in Matteo 19:5 , ed esprime così l'assoluta dipendenza dell'uomo affamato da chi era pronto ad aiutarlo. A UN CITTADINO. — Letteralmente, _a uno dei cittadini. _... [ Continua a leggere ]

Luca 15:16

AVREBBE VOLUTO RIEMPIRSI LA PANCIA. — È singolare che molti dei migliori manoscritti. dare la lettura più semplice, "desiderato essere riempito o soddisfatto". È possibile supporre o che si siano rimpiccioliti dalla lettura nel testo come troppo grossolani, o che i successivi manoscritti. ha introdo... [ Continua a leggere ]

Luca 15:17

E QUANDO TORNÒ IN SÉ. — La frase è meravigliosamente suggestiva. La colpa dell'uomo era di essere stato indulgente con se stesso; ma aveva vissuto secondo un sé che non era il suo vero sé. Il primo passo nel suo pentimento è svegliarsi come da un brutto sogno, ed essere consapevole della sua natura... [ Continua a leggere ]

Luca 15:18

MI ALZERÒ E ANDRÒ DA MIO PADRE. — Questa, dunque, fu la primizia del pentimento. Si ricorda di avere un padre e confida nell'amore di quel padre; ma non osa rivendicare la vecchia posizione che aveva così sconsideratamente gettato via. È contento di essere uno dei "servi salariati". Spiritualmente,... [ Continua a leggere ]

Luca 15:20

QUANDO ERA ANCORA MOLTO LONTANO. — Nella storia della parabola dobbiamo pensare al viandante che torna stanco, dolorante, affamato e stracciato. Nell'interpretazione, lo stato del penitente è quello di chi è povero in spirito, affamato e assetato di giustizia ( Matteo 5:3 ; Matteo 5:6 ), con le gino... [ Continua a leggere ]

Luca 15:21

PADRE, HO PECCATO CONTRO IL CIELO. — L'iterazione delle stesse parole ci arriva con un potere e un pathos meravigliosi. L'anima contrita non gioca con la sua contrizione, né cerca di variarne l'espressione. Ma il cambiamento è suggestivo quanto la ripetizione. Ora che ha visto suo padre, non riesce... [ Continua a leggere ]

Luca 15:22

TIRA FUORI LA VESTE MIGLIORE. — Non è forse necessario, in una simile parabola, insistere sull'interpretazione simbolica di ogni minimo dettaglio; ma in questo caso il simbolismo è così vicino alla superficie che è almeno bene chiedersi quale significato le associazioni precedenti o successive porte... [ Continua a leggere ]

Luca 15:23

PORTA QUI IL VITELLO GRASSO. — È interessante ricordare l'impressione che questa parte della parabola fece su uno dei grandi maestri della Chiesa già nel II secolo. Ireneo (cfr. _Introduzione_ ) vedeva in esso un'illustrazione di quella che gli sembrava la caratteristica speciale del Vangelo di san... [ Continua a leggere ]

Luca 15:24

QUESTO MIO FIGLIO ERA MORTO. — Le parole, viste semplicemente come parte della storia, hanno un meraviglioso pathos. L'assenza, l'alienazione, la vergogna scelta, questo aveva fatto pensare al padre il figlio come “morto”. La morte sarebbe stata davvero molto più facile da sopportare. Spiritualmente... [ Continua a leggere ]

Luca 15:25

HA SENTITO MUSICK E BALLI. — Questo introduce una nuova funzionalità. Il padre, come i principali attori delle altre parabole, aveva convocato i suoi "amici e vicini", e si rallegravano alla maniera dell'Oriente. C'era "musick", letteralmente, una _sinfonia_ o un _concerto, che_ implicava voci e str... [ Continua a leggere ]

Luca 15:27

PERCHÉ LO HA RICEVUTO SANO E SALVO. — Letteralmente, _in salute. _Il participio è lo stesso che abbiamo notato come caratteristico di S. Luca e S. Paolo in Luca 5:31 ; Luca 7:10 .... [ Continua a leggere ]

Luca 15:28

ED ERA ARRABBIATO, E NON VOLEVA ENTRARE. — Questa, dunque, fu la prima sensazione. Colui che ha professato obbedienza a suo padre non è in armonia con la mente di suo padre. Egli “chiude fuori l'amore” e, come per un giusto giudizio, è egli stesso “chiuso fuori dall'amore”.... [ Continua a leggere ]

Luca 15:29

ECCO, IN QUESTI MOLTI ANNI IO TI SERVO. - La stessa parola "io servo", come serve uno schiavo, è eminentemente suggestiva. L'obbedienza era sempre stata servile, spinta dalla paura e dalla speranza, proprio come lo è l'obbedienza dello schiavo. Il linguaggio messo in bocca al figlio maggiore vuole c... [ Continua a leggere ]

Luca 15:30

NON APPENA QUESTO TUO FIGLIO È ARRIVATO. — Il sentimento di scontento si trasforma in disprezzo e amarezza. Il peccato del viandante è dipinto contemporaneamente nei colori più grossolani e più scuri. La svolta stessa della frase, "questo tuo figlio" parla di una malignità concentrata.... [ Continua a leggere ]

Luca 15:31

FIGLIO, TU SEI SEMPRE CON ME. — Applicata _ai_ farisei nella sua portata primaria, o ad altri come i farisei nella sua portata secondaria, sembra a prima vista come se le parole fossero state pronunciate dal loro punto di vista, dal loro autoapprezzamento, e fossero quindi ironiche. Tuttavia, non ab... [ Continua a leggere ]

Luca 15:32

ERA D'ACCORDO CHE DOVEVAMO FARE FESTA. — Il greco esprime necessità morale più che semplice idoneità. “Dobbiamo rallegrarci;” non potrebbe essere altrimenti. La ripetizione delle stesse parole che erano state usate prima, "era morto..." è singolarmente enfatica. Questo, e niente più o meno di questo... [ Continua a leggere ]

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