Matteo 18:1

XVIII. (1) CHI È IL PIÙ GRANDE NEL REGNO DEI CIELI? — San Marco registra più ampiamente che avevano discusso su questo nel modo, che nostro Signore, conoscendo i loro pensieri ( Luca 9:47 ), ha chiesto loro quale fosse stato l'oggetto del loro dibattito, e che poi tacquero. Possiamo ben credere che... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:2

GESÙ CHIAMÒ A SÉ UN BAMBINO. — Poiché la conversazione era “in casa” ( Marco 9:33 ), e quella casa probabilmente era di Pietro, il bambino potrebbe essere stato uno dei suoi. Come in altri episodi simili ( Matteo 19:13 ; Matteo 21:15 ), possiamo riconoscere nell'atto di nostro Signore un riconoscime... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:3

A MENO CHE TU NON TI CONVERTA. — La parola inglese esprime la forza del greco, ma la “conversione” di cui si parla non è stata usata nel senso definito, semitecnico, delle successive esperienze religiose. Ciò che era necessario era che si "rifiutassero" dalla loro ambizione egoistica e riconquistass... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:4

CHI DUNQUE SI UMILIERÀ. — Questa, dunque, era la risposta alla domanda "Chi sarà il più grande". Il segreto della vera grandezza sta in quell'incoscienza di essere grande, che prende la posizione più bassa come quella che di diritto gli appartiene. Per un uomo "umiliarsi" con lo scopo di raggiungere... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:5

CHI RICEVERÀ UN BAMBINO COSÌ PICCOLO. — Le parole sono memorabili come prima enunciazione della verità poi proclamata come legge del giudizio finale in Matteo 25:40 , e come conferendo a quella legge la più ampia gamma possibile di universalità. Nessun figlio dell'uomo è escluso da coloro che Cristo... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:6

CHI OFFENDERÀ. ‑ Le parole sembrano indicare i pensieri che sorgono spontaneamente nelle menti degli uomini in proporzione quanto sono di carattere Cristo. Guardiamo la bellezza innocente dell'infanzia con amore e ammirazione. E se quella bellezza fosse guastata dalla macchia del male? E se coloro c... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:7

GUAI AL MONDO. — L'interiezione è di dolore oltre che di denuncia, e qui predomina il primo significato, come lo è il secondo nella frase successiva del versetto. Il vero significato di "offesa", inteso come non la mera trasgressione di una legge, ma una tale trasgressione che causa la caduta di alt... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:8,9

SE LA TUA MANO O IL TUO PIEDE TI OFFENDONO. — (Vedi Note su Matteo 5:29 ). I discepoli avevano già udito le parole nel Discorso della Montagna, ma la loro riproduzione verbale, acuita come da una speciale domanda personale rivolta non alla moltitudine ma ai Dodici, diede loro una nuova e solenne enf... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:10

BADATE DI NON DISPREZZARE. — Le parole ci ricordano ciò che siamo portati a dimenticare nella più ampia gamma dei versetti precedenti. Il bambino era ancora lì, forse ancora piegato tra le braccia di Gesù, ancora oggetto delle sue cure, anche mentre parlava delle più vaste offese che "devono venire... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:11

PERCHÉ IL FIGLIO DELL'UOMO È VENUTO. — Le parole mancano in molti dei migliori MSS. Assumendo la loro genuinità, due punti richiedono un'attenzione speciale. (1.) L'opera del Figlio dell'uomo nel salvare ciò che era perduto è data come fondamento dell'affermazione della gloria speciale degli angeli... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:12

SE UN UOMO HA CENTO PECORE. — La parabola si ripete più compiutamente in Luca 15:4 , e qui troverà la sua spiegazione completa. Il fatto che vi riappaia è significativo per il rilievo, nei pensieri e nell'insegnamento di nostro Signore, dell'intero ciclo di immagini su cui poggia. Qui le parole di a... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:14

ANCHE COSÌ NON È LA VOLONTÀ... — La forma della proposizione ha tutta la forza che appartiene all'uso retorico del negativo. “Non è la volontà” suggerisce il pensiero che la volontà del Padre è proprio l'opposto di quella, e quindi le parole sono identiche nel loro insegnamento a quelle di san Paolo... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:15

INOLTRE, SE TUO FRATELLO FALLISCE. — Meglio, _e se tuo fratello peccherà. _Un duplice filone di pensiero è rintracciabile in quanto segue. (1.) La presenza di “offese” implica il peccato, e sorge la domanda su come ogni uomo debba affrontare quei peccati che lo riguardano personalmente. (2.) La disp... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:16

PRENDI CON TE UNO O DUE IN PIÙ. — Il principio di azione è lo stesso di prima. Il primo punto a cui si mira è la riforma dell'autore del reato senza lo scandalo (qui si può intendere il termine sia nel senso antico che in quello successivo) della pubblicità. Se la rimostranza personale fallisce, all... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:17

SE TRASCURERÀ DI ASCOLTARLI. — Meglio, _rifiuta,_ la parola implica qualcosa di più della semplice negligenza. DILLO ALLA CHIESA. — Qui, e qui solo nell'insegnamento di nostro Signore dopo la promessa a Pietro ( Matteo 16:18 ), abbiamo la parola _Ecclesia_ ripetuta. Il brano si colloca tra le istan... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:18

QUALUNQUE COSA LEGHERAI SULLA TERRA. — (Vedi Nota su Matteo 16:19 .) La promessa prima fatta a Pietro è ora estesa non solo agli altri Apostoli, ma a tutta la società di cui erano i rappresentanti, ed è, ovviamente, da intendersi come dipendente sulla stessa condizione implicita, ma non espressa. Pe... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:19

CONCORDO SULLA TERRA. — La promessa, come prima, dipende da condizioni implicite. Coloro che pregano devono essere radunati nel nome di Cristo ( Matteo 18:20 ), _cioè,_ come fiduciosi nella sua intercessione, chiedendo una preghiera che non è l'espressione dell'uomo naturale ma spirituale, chiedendo... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:20

DOVE DUE O TRE... — Il vero significato delle parole è ben incarnato nel noto assioma patristico, _Ubi tres, ibi Ecclesia_ ("Dove sono tre c'è una chiesa"). La forza della società cristiana non doveva essere misurata da uno standard numerico, ma dal suo compimento delle vere condizioni della sua vit... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:21

QUANTE VOLTE MIO FRATELLO PECCHERÀ...? — Le parole di Matteo 18:15 avevano evidentemente parlato nella mente dei discepoli, e li avevano spinti a interrogarsi con se stessi. Ma non potevano, tutto in una volta, accettare la verità che il "comandamento" era "oltremodo ampio". Sicuramente, pensavano,... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:22

SETTANTA PER SETTE. — L'uso dei numeri simbolici che indicavano la completezza era ovviamente concepito per allontanare completamente la mente dell'interrogante da qualsiasi standard numerico specificatamente in quanto tale. Come non c'era un tale limite al perdono di Dio, così non dovrebbe essercen... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:23

PERTANTO È IL REGNO DEI CIELI È SIMILE ... - Al di là della insegnamento diretto della parabola che ha l'interesse, per quanto riguarda la sua forma, di essere, in un certo senso, un anticipo su quelli del capitolo 13, _vale a dire,_ come più ampiamente facendo emergere gli interessi umani, e quindi... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:24

DIECIMILA TALENTI. — È appena il caso di discutere in dettaglio il valore nella monetazione moderna della somma così descritta. Supponendo che il “talento” greco sia stato giustamente usato dai LXX. traduttori per l'ebraico _kikar_ in Esodo 38:25 , abbiamo una base di calcolo che rende il talento pa... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:25

IL SUO SIGNORE ORDINÒ CHE FOSSE VENDUTO. — Il quadro della parabola è stato necessariamente tratto da leggi umane, e, se non per indicare la sentenza di condanna pronunciata sul peccatore stesso, non c'è motivo di insistere sui dettagli mentre dispiegano il significato spirituale che sta al di sotto... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:26

CADDE E LO ADORÒ. — La parola implica semplicemente l'omaggio prostrato di un servo accovacciato davanti al suo padrone. TI PAGHERÒ TUTTO. ‑ La promessa era, in tali circostanze, un vano vanto, ma descrive con singolare attitudine il primo impulso naturale di chi è destato al senso dell'estrema pec... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:27

FU MOSSO A COMPASSIONE. — L'insegnamento della parabola tratta con tenerezza anche questo sforzo impotente di giustificazione. Tocca il cuore del "signore di quel servo" e trova più di quanto ha chiesto: non solo con pazienza e longanimità, ma con la pietà che perdona liberamente. Il peccatore è ass... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:28

CHE GLI DOVEVA CENTO PENNY. — Qui il calcolo è più semplice che in Matteo 18:24 . I “cento denari” sono cento _denari_ romani (il _denarius_ è pari a sette pence e mezzo), cento giornate di salario dell'operaio e del soldato, sufficienti per provvedere un pasto a 2.500 uomini ( Giovanni 6:7 ). C'è u... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:29

ABBI PAZIENZA CON ME. — Nessuno può non notare la forza drammatica dell'enunciazione delle stesse parole usate prima dal debitore, che ora si presenta come creditore. E in questo caso la promessa non era una vana pretesa. Poche settimane o mesi di lavoro avrebbero consentito al debitore di pagare ci... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:30

FINO A QUANDO NON DOVREBBE PAGARE IL DEBITO. — Né il ricordo della misericordia del suo signore, né alcun tocco di pietà, frenano l'uomo che rimugina sul ricordo dell'ingiustizia. Ma il corso che prende è, si può notare, tanto imprudente quanto ingeneroso. Egli, in quanto schiavo, non può comandare... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:31

ERANO MOLTO DISPIACIUTI. ‑ I compagni di servizio sono, naturalmente, nel significato interiore della parabola, coloro che sono membri della stessa società spirituale. Nostro Signore si appella come in anticipo al giudizio che i cristiani in generale, forse anche a quello che l'umanità in generale,... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:32

DESIDERAVO ME. — Meglio, _mi supplicò. _Nel racconto della parabola, l'uomo non lo aveva chiesto espressamente. La sua preghiera generale per la pazienza era stata esaudita soprattutto per ciò che poteva chiedere o pensare.... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:33

ANCHE SE HO AVUTO PIETÀ DI TE. — Il confronto dei due atti, l'assunto implicito che la pietà di un atto sarebbe stata secondo il modello dell'altro, era, possiamo credere, progettato per condurre i discepoli al vero significato della preghiera a cui erano stati insegnati usa "Rimetti a noi i nostri... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:34

LO HA CONSEGNATO AI TORMENTATORI. — Le parole sembrano volutamente vaghe. Non osiamo dire che i “tormentatori” siano angeli vendicatori, o demoni, sebbene nell'inferno della poesia e dell'arte medievali questi ultimi siano rappresentati quasi esclusivamente come strumenti di punizione. Più veramente... [ Continua a leggere ]

Matteo 18:35

MIO PADRE CELESTE. — L'aggettivo è leggermente diverso nella forma da quello comunemente usato, suggerendo piuttosto il pensiero del "Padre in cielo". FALLO ANCHE A TE. — Le parole tagliano le maglie di molti sistemi teologici con cui gli uomini si sono ingannati. Gli uomini hanno confidato nella s... [ Continua a leggere ]

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