Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
Matteo 26:25
Allora Giuda, che lo tradì... — Le parole sembrano pronunciate con spirito di temeraria sfida, che san Giovanni indica dicendo che «dopo l'ubriacatura Satana entrò in lui» ( Giovanni 13:27 ). Il suo Maestro (lo chiama con il solito titolo d'onore, Rabbi) conosceva davvero la sua colpa? Sembrerebbe da S.
il racconto di Giovanni 13:29 ( Giovanni 13:29 ) che il terrore risponde: "Tu hai detto"; non è stato ascoltato da tutti. Tutto ciò che udirono fu il comando: "Ciò che fai, fallo presto"; e alcuni almeno, probabilmente gli altri che non erano nel segreto del segnale, pensavano che quel comando si riferisse a qualche questione connessa con il suo lavoro abituale come economo della compagnia.
Doveva acquistare ciò che gli occorreva per la festa ( cioè, probabilmente, il consueto pasto solenne, o Chagigah, del giorno successivo alla cena pasquale), o dare l'elemosina ai poveri. Egli, però, comprese il significato delle parole, e subito uscì ( Giovanni 13:27 ). Ne consegue, da questa visione della sequenza degli eventi, che sebbene avesse mangiato il pane con il suo Maestro, non prese parte al pane e al calice che sarebbero stati i segni della Nuova Alleanza. In questa fase san Giovanni inserisce le parole del comandamento nuovo, “che amiate un altro”, che si incarnava in quell'atto di comunione.