Allora è stato compiuto. — Si presentano tre questioni, più o meno difficili: — (1) Le parole citate si trovano nel nostro attuale Antico Testamento, non in Geremia, ma in Zaccaria 11:13 , e non c'è traccia che abbiano mai occupato un altro posto nel Canone ebraico. Come si spiega questa discrepanza? ( a ) Dobbiamo presumere un errore precoce nella trascrizione? A ciò si contrappone il fatto che MSS.

e le versioni, con una o due eccezioni, in cui la correzione è ovviamente di data posteriore, danno Geremia e non Zaccaria. ( b ) Possiamo noi ricadere sulla nozione ebraica che lo spirito di Geremia era passato in Zaccaria; o che Geremia, essendo stato, un tempo, primo nell'ordine ebraico dei Profeti, fu preso come rappresentante dell'intero volume, come Davide era dell'intero Libro dei Salmi? Ciò è possibile, ma difficilmente rientra nei limiti della Probabilità che l'autore del Vangelo abbia così deliberatamente dato la sua citazione in una forma che sicuramente suscita perplessità.

(c) Possiamo credere che lo scrittore citasse a memoria, e che ricordando i due cospicui capitoli (18 e 19) in cui Geremia aveva parlato del vasaio e della sua opera, fosse portato a pensare che anche questo appartenesse allo stesso gruppo di profezie? Sono libero di confessare che l'ultima ipotesi mi sembra la più naturale e priva di difficoltà, a meno che non sia la difficoltà che viene creata da un'ipotesi arbitraria sulla necessità dell'accuratezza letterale in uno scritto ispirato.

(2) C'è il fatto che le parole date da S. Matteo non rappresentano né la versione greca di Zaccaria 11:13 , né l'originale ebraico, ma hanno l'aspetto di una citazione libera a memoria adattata ai fatti; e questo, per quanto riguarda, è a favore dell'ultima ipotesi. (3) È appena il caso di soffermarsi sul fatto che le parole così come stanno in Zaccaria hanno un significato storico adeguato del tutto indipendente da S.

L'applicazione di Matteo di loro. Questo, come abbiamo visto più e più volte ( Matteo 1:23 ; Matteo 2:15 ; Matteo 4:15 ; Matteo 8:17 ; Matteo 12:18 ), era del tutto compatibile con il modo di trattare la profezia dell'evangelista.

Gli bastava che le vecchie parole si adattassero ai fatti, senza chiedersi, come noi chiediamo, se originariamente intendessero indicarli. La combinazione in un verso, come lo ricordava, dei trenta denari e del campo del vasaio, era una coincidenza che non poteva tralasciare.

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