Perciò. — Piuttosto, perché. Tutta l'umanità deve allo stesso modo la punizione per i suoi peccati. Perché nemmeno la Legge può proteggere i suoi fedeli. Non ha il potere di giustificare. Tutto ciò che può fare è esporre nei suoi veri colori la peccaminosità del peccato.

La proposizione è data in una forma generale: non dalle opere della Legge (ebraica), ma dalle "opere della legge" - cioè, da tutte le opere fatte in obbedienza a qualsiasi legge. Il diritto, in astratto, in quanto tale, non è in grado di giustificare. Potrebbe forse, deduciamo da parti successive dell'Epistola, se gli uomini potessero davvero osservarla, ma nessuna legge può essere osservata rigorosamente e interamente.

Conoscenza del peccato. — “Conoscenza completa e approfondita.”

Nello stato anteriore alla legge, l'uomo non dovrebbe sapere cosa è peccato e cosa non lo è. La coscienza, a poco a poco sviluppata, interviene a dargli qualche intuizione nella distinzione, ma la piena conoscenza del giusto e dell'ingiusto, in tutti i suoi dettagli, è riservata all'introduzione del diritto positivo. Il diritto ha però solo questa facoltà illuminante; tiene lo specchio alla colpa, ma non può rimuoverlo.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità