Il commento di Ellicott su tutta la Bibbia
Romani 3:8
E non piuttosto. — E ( perché dovremmo ) non ( dire ) , come affermano calunniando alcune persone che diciamo: Facciamo il male affinché venga il bene. Deve essere fornita una frase come "Perché dovremmo dire"; “perché” dalla frase precedente, “dire” da quella che segue. O "(Perché dovremmo) non (fare il male), come affermano calunniando alcune persone che diciamo: Facciamo il male", ecc. Quest'ultimo, forse, è il migliore, come potremmo allora supporre la parola per “facciamo” ripetuta proprio nella forma in cui si trova.
L'Apostolo non si cura di rispondere in dettaglio a questo argomento; non indugia con una tale perversione del senso morale, ma dice semplicemente: "La cui condanna è giusta".
Quale pretesto si potrebbe mai avere per attribuire una simile opinione a san Paolo? L'accusa era senza dubbio del tutto falsa come applicata a lui, ma sappiamo che il suo insegnamento è stato fatto come una scusa per gli eccessi antinomiani, che non sarebbero stati innaturalmente attaccati all'Apostolo.
Oppure, prendendo il suo insegnamento così com'è, potremmo ben immaginare gli ebrei o il partito giudaizzante che discutono con se stessi: "Quest'uomo infrange apertamente la Legge, eppure afferma di essere nel modo giusto, e che tutto andrà bene con lui ; non è questo fare il male affinché possa venire il bene? Pensa di vincere il regno messianico violando la Legge, e non osservandola?».