Commento biblico dell'espositore (Nicoll)
Malachia 3:1-5
5. "DOV'È IL DIO DEL GIUDIZIO?"
In questa sezione "Malachia" si rivolge dai peccatori del suo popolo a coloro che stancano Geova con la lamentela che il peccato ha successo, o, come si dice, "Chiunque fa il male è buono agli occhi di Geova, ed Egli si diletta in loro"; e ancora: "Dov'è il Dio del giudizio?" La risposta è: il Signore stesso verrà. Il suo angelo gli preparerà la via e all'improvviso il Signore verrà al suo tempio.
La sua venuta sarà per il giudizio, terribile e investigativo. Il suo primo oggetto (notare l'ordine) sarà la purificazione del sacerdozio, affinché possano essere stabiliti sacrifici adeguati, e il secondo l'epurazione dell'immoralità del popolo. Nota che sebbene si dice che la venuta dell'Angelo precede quella di Geova stesso, c'è la stessa fusione dei due come abbiamo visto nei precedenti resoconti degli angeli.
Non è certo se questa sezione si chiuda con Malachia 3:5 o Malachia 3:6 : quest'ultima va ugualmente bene con essa e con la sezione successiva.
“Voi avete stancato Geova con le vostre parole e dite: 'In che cosa l'abbiamo stancato?' In questo voi dite: 'Chiunque fa il male è buono agli occhi dell'Eterno, ed egli si diletta in loro', oppure: dov'è l'Iddio del giudizio?' Ecco, io manderò il mio angelo a preparare la via davanti a me, e all'improvviso verrà al suo tempio il Signore che cercate e l'angelo dell'alleanza che desiderate: ecco, viene!, dice l'Eterno degli eserciti.
Ma chi può sopportare il giorno della sua venuta e chi sta in piedi quando appare? Poiché Egli è come il fuoco della fonderia e l'acido dei folai. Si siede per annusare e purificare; ed Egli purificherà i figliuoli di Levi, e li laverà come oro o argento, ed essi saranno all'Eterno portatori di un'offerta in rettitudine. E l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita all'Eterno, come nei giorni antichi e come negli anni passati.
E mi avvicinerò a te per giudicare, e sarò un rapido testimone contro gli stregoni, gli adulteri e gli spergiuri, e contro coloro che fanno torto al mercenario nel suo salario, alla vedova e all'orfano, e opprimono lo straniero, e non temetemi, dice l'Eterno degli eserciti».