Bibbia annotata di A.C. Gaebelein
Deuteronomio 22:1-30
18. Contro la disumanità e diverse violazioni,
Falsa testimonianza e peccati di adulterio
CAPITOLO 22
1. Leggi contro la disumanità ( Deuteronomio 22:1 )
2. Sulla falsa testimonianza ( Deuteronomio 22:13 )
3. Peccati di adulterio ( Deuteronomio 22:22 )
Le leggi sulla seconda tavola sono ora esposte in modo più completo da Mosè. L'amore per il prossimo si esprime custodisce e conservando ciò che è di sua proprietà. L'animale smarrito e caduto appartenente ad un altro doveva essere aiutato. Lasciarli in quella condizione sarebbe stata una violazione della legge “ama il prossimo tuo come te stesso” oltre che un atto di disumanità. Un'altra legge interessante è quella che vieta alla donna di indossare abiti da uomo (versetto 5).
“Lo scopo immediato di questo divieto non era di prevenire la licenziosità, o di opporsi a pratiche idolatriche; ma per mantenere la santità di quella distinzione dei sessi, che fu stabilita dalla creazione dell'uomo e della donna, e in relazione alla quale Israele non doveva peccare. Ogni violazione o cancellazione di questa distinzione, come anche l'emancipazione delle donne, era innaturale e quindi un abominio agli occhi di Dio”. Eppure oggi troviamo nel mondo un movimento universale per la completa emancipazione della donna, che ignora e perfino sfida il posto che il Creatore e Redentore ha dato alla donna.
La legge relativa al nido dell'uccello manifesta la cura del Creatore e il Suo popolo deve riconoscerla. L'osservanza di questa legge ha la stessa promessa del comandamento relativo all'obbedienza ai genitori. I semi diversi erano vietati. Spiritualmente troviamo qui una lezione. Ci sono due semi, il buono e il cattivo. Il buon seme rappresenta la verità. Non deve essere mescolato con l'errore. La verità deve essere mantenuta intatta.
Oggi come mai nella storia della cristianità si fa il contrario. Non dovevano arare con un asino e un bue insieme. Non dovevano indossare un indumento misto. E siamo esortati a non essere inegualmente aggiogati con i non credenti, ma a essere separati nelle nostre abitudini, nella vita e nel cammino, verso il Signore. La parte conclusiva del capitolo rivela il cuore dell'uomo nella sua inganno e corruzione.