(6) Ma i cieli e la terra, che ora sono, mediante la stessa parola, sono tenuti in serbo, riservati al fuoco contro il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi.

(6) In terzo luogo, dichiara che non sarà più difficile per Dio bruciare il cielo e la terra con il fuoco, in quel giorno che è stabilito per la distruzione degli empi (cosa che farà anche lui) di quanto non fosse per lui in tempi passati per crearli solo con la sua parola, e poi travolgerli con l'acqua.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità