(6) Sii afflitto, piangi e piangi: il tuo riso si muti in lutto, e la [tua] gioia in (a) pesantezza.

(6) Procede nello stesso confronto degli opposti, e contrappone a quelle gioie profane un sincero dolore dell'animo, e l'orgoglio e l'arroganza con la santa modestia.

(a) Con questa parola i Greci intendono una pesantezza unita alla vergogna, che si vede in un volto abbattuto, e come se fosse posata a terra.

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