(3) Riguardo a suo (d) Figlio Gesù Cristo nostro Signore, che fu (e) fatto del seme di Davide (f) secondo la carne;

(3) Dichiarando la somma della dottrina del Vangelo, incita i romani a considerare bene la materia per la quale li supplica: così allora mostra che Cristo (che è la sostanza stessa e la somma del Vangelo) è l'unigenito Figlio di Dio Padre, il quale per quanto riguarda la sua umanità è nato dal seme di Davide, ma quanto alla sua natura divina e spirituale, mediante la quale si è santificato, è generato dal Padre dall'eternità, come anche manifestamente appare dalla sua potente risurrezione.

(d) Questa è una chiara testimonianza della persona di Cristo, che è uno solo, e anche una testimonianza delle sue due nature e delle loro proprietà.

(e) Che ricevette la carne dalla vergine che era figlia di Davide.

(f) Come è uomo: poiché questa parola "carne", per figura retorica sineddoche, è presa per uomo.

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