Commento, spiegazione e studio di Daniele 4:28-33, verso per verso
Tutto questo avvenne al re Nebucadnetsar.
In capo a dodici mesi egli passeggiava sul palazzo reale di Babilonia.
Il re prese a dire: "Non è questa la gran Babilonia che io ho edificata come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?"
Il re aveva ancora la parola in bocca, quando una voce discese dal cielo: "Sappi, o re Nebucadnetsar, che il tuo regno t'è tolto;
e tu sarai cacciato di fra gli uomini, la tua dimora sarà con le bestie de' campi; ti sarà data a mangiare dell'erba come ai buoi, e passeranno su di te sette tempi, finché tu non riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole".
In quel medesimo istante quella parola si adempì su Nebucadnetsar. Egli fu cacciato di fra gli uomini, mangiò l'erba come ai buoi, e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché il pelo gli crebbe come le penne alle aquile, e le unghie come agli uccelli.