Commento, spiegazione e studio di Daniele 9:3-10, verso per verso
E volsi la mia faccia verso il Signore Iddio, per dispormi alla preghiera e alle supplicazioni, col digiuno, col sacco e con la cenere.
E feci la mia preghiera e la mia confessione all'Eterno, al mio Dio, dicendo: "O Signore, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e continui la benignità a quelli che t'amano e osservano i tuoi comandamenti!
Noi abbiamo peccato, ci siam condotti iniquamente, abbiamo operato malvagiamente, ci siamo ribellati, e ci siamo allontanati da i tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni,
non abbiamo dato ascolto ai profeti, tuoi servi, che hanno parlato in tuo nome ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri, e a tutto il popolo del paese.
A te, o Signore, la giustizia; a noi, la confusione della faccia, come avviene al dì d'oggi: agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme e a tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove li hai cacciati, a motivo delle infedeltà che hanno commesse contro di te.
O Signore, a noi la confusione della faccia, ai nostri re, ai nostri capi, e ai nostri padri, perché abbiam peccato contro te.
Al Signore, ch'è il nostro Dio, appartengono la misericordia e il perdono; poiché noi ci siamo ribellati a lui,
e non abbiamo dato ascolto alla voce dell'Eterno, dell'Iddio nostro, per camminare secondo le sue leggi, ch'egli ci aveva poste dinanzi mediante i profeti suoi servi.