Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 1:25-33, verso per verso
Presero con le loro mani de' frutti del paese, ce li portarono, e ci fecero la loro relazione dicendo: Quello che l'Eterno, il nostro Dio, ci dà, è un buon paese".
Ma voi non voleste salirvi, e vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, del vostro Dio;
mormoraste nelle vostre tende, e diceste: "L'Eterno ci odia, per questo ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci.
Dove saliam noi? I nostri fratelli ci han fatto struggere il cuore, dicendo: Quella gente è più grande e più alta di noi; le città vi sono grandi e fortificate fino al cielo; e abbiam perfino visto colà de' figliuoli degli Anakim".
E io vi dissi: "Non vi sgomentate, e non abbiate paura di loro.
L'Eterno, l'Iddio vostro che va davanti a voi, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri, in Egitto,
e nel deserto, dove hai veduto come l'Eterno, il tuo Dio, ti ha portato come un uomo porta il suo figliuolo, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati a questo luogo".
Nonostante questo non aveste fiducia nell'Eterno, nell'Iddio vostro,
che andava innanzi a voi nel cammino per cercarvi un luogo da piantar le tende: di notte, nel fuoco per mostrarvi la via per la quale dovevate andare, e, di giorno, nella nuvola.