Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 1:35-45, verso per verso
"Certo, nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedrà il buon paese che ho giurato di dare ai vostri padri,
salvo Caleb, figliuolo di Gefunne. Egli lo vedrà; e a lui e ai suoi figliuoli darò la terra che egli ha calcato, perché ha pienamente seguito l'Eterno".
Anche contro a me l'Eterno si adirò per via di voi, e disse: "Neanche tu v'entrerai;
Giosuè, figliuolo di Nun, che ti serve, v'entrerà; fortificalo, perch'egli metterà Israele in possesso di questo paese.
E i vostri fanciulli, de' quali avete detto: Diventeranno tanta preda! E i vostri figliuoli, che oggi non conoscono né il bene né il male, sono quelli che v'entreranno; a loro lo darò, e saranno essi che lo possederanno.
Ma voi, tornate indietro e avviatevi verso il deserto, in direzione del mar Rosso".
Allora voi rispondeste, dicendomi: "Abbiam peccato contro l'Eterno; noi saliremo e combatteremo, interamente come l'Eterno, l'Iddio nostro, ci ha ordinato". E ognun di voi cinse le armi, e vi metteste temerariamente a salire verso i monti.
E l'Eterno mi disse: "Di' loro: Non salite, e non combattete, perché io non sono in mezzo a voi; voi sareste sconfitti davanti ai vostri nemici".
Io ve lo dissi, ma voi non mi deste ascolto; anzi foste ribelli all'ordine dell'Eterno, foste presuntuosi, e vi metteste a salire verso i monti.
Allora gli Amorei, che abitano quella contrada montuosa, uscirono contro a voi, v'inseguirono come fanno le api, e vi batterono in Seir fino a Horma.
E voi tornaste e piangeste davanti all'Eterno; ma l'Eterno non dette ascolto alla vostra voce e non vi porse orecchio.