Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 24:10-18, verso per verso
Quando presterai qualsivoglia cosa al tuo prossimo, non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno;
te ne starai di fuori, e l'uomo a cui avrai fatto il prestito, ti porterà il pegno fuori.
E se quell'uomo è povero, non ti coricherai, avendo ancora il suo pegno.
Non mancherai di restituirgli il pegno, al tramonto del sole, affinché egli possa dormire nel suo mantello, e benedirti; e questo ti sarà contato come un atto di giustizia agli occhi dell'Eterno, ch'è il tuo Dio.
Non defrauderai il mercenario povero e bisognoso, sia egli uno de' tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, entro le tue porte;
gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole; poich'egli è povero, e l'aspetta con impazienza; così egli non griderà contro di te all'Eterno, e tu non commetterai un peccato.
Non si metteranno a morte i padri per i figliuoli, né si metteranno a morte i figliuoli per i padri; gnuno sarà messo a morte per il proprio peccato.
Non conculcherai il diritto dello straniero o dell'orfano, e non prenderai in pegno la veste della vedova;
ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto, e che di là, ti ha redento l'Eterno, l'Iddio tuo; perciò io ti comando che tu faccia così.