Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 28:37-68, verso per verso
e diverrai lo stupore, il proverbio e la favola di tutti i popoli fra i quali l'Eterno t'avrà condotto.
Porterai molta semenza al campo e raccoglierai poco, perché la locusta la divorerà.
Pianterai vigne, le coltiverai, ma non berrai vino ne coglierai uva, perché il verme le roderà.
Avrai degli ulivi in tutto il tuo territorio ma non t'ungerai d'olio, perché i tuoi ulivi perderanno il loro frutto.
Genererai figliuoli e figliuole, ma non saranno tuoi perché andranno in schiavitù.
Tutti i tuoi alberi e il frutto del tuo suolo saran preda alla locusta.
Lo straniero che sarà in mezzo a te salirà sempre più in alto al disopra di te, e tu scenderai sempre più in basso.
Egli presterà a te, e tu non presterai a lui; egli sarà alla testa, e tu in coda.
Tutte queste maledizioni verranno su te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai ubbidito alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, osservando i comandamenti e le leggi h'egli t'ha dato.
Esse saranno per te e per la tua progenie come un segno e come un prodigio, in perpetuo.
E perché non avrai servito all'Eterno, al tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza d'ogni cosa,
servirai ai tuoi nemici che l'Eterno manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza d'ogni cosa; ed essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché t'abbiano distrutto.
L'Eterno farà muover contro di te, da lontano, dalle estremità della terra, una nazione, pari all'aquila che vola, una nazione della quale non intenderai la lingua,
una nazione dall'aspetto truce, che non avrà riguardo al vecchio e non avrà mercé del fanciullo;
che mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finché tu sia distrutto, e non ti lascerà di resto né frumento, né mosto, né olio, né parti delle tue vacche e delle tue pecore, finché t'abbia fatto perire.
E t'assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese cadano le alte e forti mura nelle quali avrai riposto la tua fiducia. Essa ti assedierà in tutte le tue città, in tutto il paese che l'Eterno, il tuo Dio, t'avrà dato.
E durante l'assedio e nella distretta alla quale ti ridurrà il tuo nemico, mangerai il frutto delle tue viscere, le carni de' tuoi figliuoli e delle tue figliuole, che l'Eterno, il tuo Dio, t'avrà dati.
L'uomo più delicato e più molle tra voi guarderà di mal occhio il suo fratello, la donna che riposa sul suo seno, i figliuoli che ancora gli rimangono,
non volendo dare ad alcun d'essi delle carni de' suoi figliuoli delle quali si ciberà, perché non gli sarà rimasto nulla in mezzo all'assedio e alla distretta alla quale i nemici t'avranno ridotto in tutte le tue città.
La donna più delicata e più molle tra voi, che per mollezza e delicatezza non si sarebbe attentata a posare la pianta del piede in terra, guarderà di mal occhio il marito che le riposa sul seno, il suo figliuolo e la sua figliuola,
per non dar loro nulla della placenta uscita dal suo seno e de' figliuoli che metterà al mondo, perché, ancando di tutto, se ne ciberà di nascosto, in mezzo all'assedio e alla penuria alla quale i nemici t'avranno ridotto in tutte le tue città.
Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, se non temi questo nome glorioso e tremendo dell'Eterno, dell'Iddio tuo,
l'Eterno renderà straordinarie le piaghe con le quali colpirà te e la tua progenie: piaghe grandi e persistenti e malattie maligne e persistenti,
e farà tornare su te tutte le malattie d'Egitto, dinanzi alle quali tu tremavi, e s'attaccheranno a te.
Ed anche le molte malattie e le molte piaghe non menzionate nel libro di questa legge, l'Eterno le farà venir su te, finché tu sia distrutto.
E voi rimarrete poca gente, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo perché non avrai ubbidito alla voce dell'Eterno, ch'è il tuo Dio.
E avverrà che come l'Eterno prendeva piacere a farvi del bene e moltiplicarvi, così l'Eterno prenderà piacere a farvi perire e a distruggervi; e sarete strappati dal paese del quale vai a prender possesso.
L'Eterno ti disperderà fra tutti i popoli, da un'estremità della terra sino all'altra; e là servirai ad altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuti: al legno e alla pietra.
E fra quelle nazioni non avrai requie, e non vi sarà luogo di riposo per la pianta de' tuoi piedi; ma l'Eterno ti darà quivi un cuor tremante, degli occhi che si spegneranno e un'anima languente.
La tua vita ti starà dinanzi come sospesa; tremerai notte e giorno, e non sarai sicuro della tua esistenza.
La mattina dirai: "Fosse pur sera!" e la sera dirai: "Fosse pur mattina!" a motivo dello spavento ond'avrai pieno il cuore, e a motivo delle cose che vedrai cogli occhi tuoi.
E l'Eterno ti farà tornare in Egitto su delle navi, per la via della quale t'avevo detto: "Non la rivedrai mai più!" E là sarete offerti in vendita ai vostri nemici come schiavi e come schiave, e mancherà il compratore!