Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 3:1-12, verso per verso
Poi ci voltammo, e salimmo per la via di Basan; e Og, re di Basan, con tutta la sua gente, ci uscì contro per darci battaglia a Edrei.
E l'Eterno mi disse: "Non lo temere, poiché io ti do nelle mani lui, tutta la sua gente e il suo paese; e tu arai a lui quel che facesti a Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon".
Così l'Eterno, il nostro Dio, diede in poter nostro anche Og, re di Basan, con tutta la sua gente; e noi lo battemmo in guisa che non gli restò anima viva.
Gli prendemmo in quel tempo tutte le sue città; non ci fu città che noi non prendessimo loro: sessanta città, tutta la contrada d'Argob, il regno di Og in Basan.
Tutte queste città erano fortificate, con alte mura, porte e sbarre, senza contare le città aperte, ch'erano in grandissimo numero.
Noi le votammo allo sterminio, come avevamo fatto di Sihon, re di Heshbon: votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne, bambini.
Ma riserbammo come nostra preda tutto il bestiame e le spoglie delle città.
In quel tempo dunque prendemmo ai due re degli Amorei il paese ch'è al di là del Giordano, dalla valle dell'Arnon al monte Hermon
(il quale Hermon i Sidonii chiamano Sirion, e gli Amorei Senir),
tutte le città della pianura, tutto Galaad, tutto Basan fino a Salca e a Edrei, città del regno di Og, in asan.
(Poiché Og, re di Basan, era rimasto solo della stirpe dei Refaim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non è esso a Rabbah degli Ammoniti? Ha nove cubiti di lunghezza e quattro cubiti di larghezza, a misura di cubito ordinario d'uomo).
Fu allora che c'impossessammo di questo paese; io detti ai Rubeniti e ai Gaditi il territorio che si parte da Aroer, presso la valle dell'Arnon, e la metà della contrada montuosa di Galaad con le sue città;