Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 5:22-26, verso per verso
Queste parole pronunziò l'Eterno parlando a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, all'oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra, e me le diede.
Or come udiste la voce che usciva dalle tenebre mentre il monte era tutto in fiamme, i vostri capi tribù e i vostri anziani s'accostarono tutti a me, e diceste:
"Ecco, l'Eterno, l'Iddio nostro, ci ha fatto vedere la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce di mezzo al fuoco; oggi abbiam veduto che Dio ha parlato con l'uomo e l'uomo è rimasto vivo.
Or dunque, perché morremmo noi? giacché questo gran fuoco ci consumerà; se continuiamo a udire ancora la voce dell'Eterno, dell'Iddio nostro, noi morremo.
Poiché qual è il mortale, chiunque egli sia, che abbia udito come noi la voce dell'Iddio vivente parlare i mezzo al fuoco e sia rimasto vivo?