Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 5:4-21, verso per verso
L'Eterno vi parlò faccia a faccia sul monte, di mezzo al fuoco.
Io stavo allora fra l'Eterno e voi per riferirvi la parola dell'Eterno; poiché voi avevate paura di quel fuoco, e non saliste sul monte. Egli disse:
"Io sono l'Eterno, l'Iddio tuo, che ti ho tratto fuori dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.
Non avere altri dèi nel mio cospetto.
Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
Non ti prostrare davanti a quelle cose e non servir loro, perché io, l'Eterno, il tuo Dio, sono un Dio geloso che punisco l'iniquità dei padri sopra i figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che m'odiano,
ed uso benignità fino a mille generazioni verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non usare il nome dell'Eterno, dell'Iddio tuo, in vano, poiché l'Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.
Osserva il giorno del riposo per santificarlo, come l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha comandato.
Lavora sei giorni, e fa' in essi tutta l'opera tua;
ma il settimo giorno è giorno di riposo consacrato all'Eterno, al tuo Dio: non fare in esso lavoro alcuno, né tu, né il tuo figliuolo, né la tua figliuola, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il tuo forestiero che sta dentro le tue porte, affinché il tuo servo e la tua serva si riposino come tu.
E ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto, e che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti tratto di là con mano potente e con braccio steso; perciò l'Eterno, il tuo Dio, ti ordina d'osservare il giorno del riposo.
Onora tuo padre e tua madre, come l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha comandato, affinché i tuoi giorni siano prolungati, e tu sii felice sulla terra che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti dà.
Non uccidere.
Non commettere adulterio.
Non rubare.
Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
Non concupire la moglie del tuo prossimo, e non bramare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo".