Commento, spiegazione e studio di Deuteronomio 6:4-15, verso per verso
Ascolta, Israele: l'Eterno, l'Iddio nostro, è l'unico Eterno.
Tu amerai dunque l'Eterno, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze.
E questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore;
li inculcherai ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.
Te li legherai alla mano come un segnale, ti saranno come frontali tra gli occhi,
e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
E quando l'Eterno, l'Iddio tuo, t'avrà fatto entrare nel paese che giurò ai tuoi padri, Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti; quando t'avrà menato alle grandi e buone città che tu non hai edificate,
alle case piene d'ogni bene che tu non hai riempite, alle cisterne scavate che tu non hai scavate, alle vigne e agli uliveti che tu non hai piantati, e quando mangerai e sarai satollo,
guardati dal dimenticare l'Eterno che ti ha tratto dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.
Temerai l'Eterno, l'Iddio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome.
Non andrete dietro ad altri dèi, fra gli dèi dei popoli che vi staranno attorno,
perché l'Iddio tuo, l'Eterno, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; l'ira dell'Eterno, dell'Iddio tuo, s'accenderebbe contro a te e ti sterminerebbe di sulla terra.