Commento, spiegazione e studio di Ebrei 10:1-14, verso per verso
Poiché la legge, avendo un'ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose, non può mai con quegli stessi sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, render perfetti quelli che s'accostano a Dio.
Altrimenti non si sarebb'egli cessato d'offrirli, non avendo più gli adoratori, una volta purificati, alcuna coscienza di peccati?
Invece in quei sacrifici è rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati;
perché è impossibile che il sangue di tori e di becchi tolga i peccati.
Perciò, entrando nel mondo, egli dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo;
non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: Ecco, io vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio, la tua volontà.
Dopo aver detto prima: Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato (i quali sono offerti secondo la legge), egli dice poi:
Ecco, io vengo per fare la tua volontà. Egli toglie via il primo per stabilire il secondo.
In virtù di questa "volontà" noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre.
E mentre ogni sacerdote è in piè ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte gli stessi sacrifici che non possono mai togliere i peccati,
questi, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è posto a sedere alla destra di Dio,
aspettando solo più che i suoi nemici sian ridotti ad essere lo sgabello dei suoi piedi.
Perché con un'unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati.